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Pescara, 24/11/2024
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Data: 29/07/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Trasporti e sicurezza - Trenitalia e Polfer attivano le squadre anti-evasione. Senza biglietto, aggrediscono i capitreno. Ambulanti violenti quando vengono sottoposti ai controlli

PESCARA Capitreno insultati e aggrediti solo perché chiedono ai viaggiatori di esibire il biglietto, o meglio un biglietto regolare. Capita spesso, e capita sui treni regionali che si muovono sul territorio abruzzese. Nelle ultime settimane la polizia ferroviaria ha raccolto quattro denunce di altrettanti capitreno che sono stati prima contestati con veemenza e poi fronteggiati con fare violento solo perché hanno fatto notare ad alcuni viaggiatori extracomunitari che viaggiavano con biglietti non regolari. Si tratta di capitreno pescaresi, spiegano dalla Polfer, diretta da Davide Zaccone, e nel momento in cui sono state presentate le denunce è scattato il piano di intervento. I responsabili sono stati identificati e segnalati all’autorità giudiziaria e alla luce di questi episodi la Polfer ha incontrato la Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia e concordato una serie di servizi, che hanno preso il via ieri. Da una parte ci saranno i controlli della polizia ferroviaria, che sarà più presente sui binari nel momento in cui partono determinati treni, segnalati da Trenitalia come i più a rischio da questo punto di vista. Dall’altra parte interverrà Trenitalia che intende organizzare delle “squadre anti-evasione”, composte da capitreno, per individuare direttamente a bordo chi viaggia in maniera irregolare. È un modo, questo, per dare manforte al personale che si sente minacciato da utenti poco disciplinati e che se ne infischiano delle regole. Questa attività sarà effettuata a tappeto, per abbassare la tensione che si è creata nell’ultimo periodo, e in caso di necessità sarà sollecitato l’intervento della polizia. Ad eseguire il primo controllo, ieri mattina, è stato proprio Zaccone, accompagnato dal personale della Polfer in servizio alla stazione. Nel momento in cui gli agenti si sono posizionati a poca distanza dal treno, di buon’ora, e hanno spiegato il motivo della loro presenza, gli extracomuniatri che stavano per salire sul treno e non avevano un biglietto regolare, o non ne avevano uno, hanno subito raggiunto il pianterremo e acquistato il titolo di viaggio, per poi salire a bordo. «È filato tutto liscio», dice Zaccone, che ha voluto lanciare un segnale e annuncia altri controlli simili, sempre a fini preventivi, per scongiurare altre aggressioni ai capitreno. A quanto pare gli ambulanti che si mettono in viaggio da Pescara o da Montesilvano. I primi passano prima al mercatino dell’area di risulta per rifornirsi di merce e poi raggiungono la stazione per partire. Quelli che si spostano da Montesilvano, invece, si muovono per lo più dalla zona di via Verga e partono dalla stazione cittadina. Con il borsone in spalla raggiungono varie località di mare, dove vendono mercanzia di vario genere. Prima di salire alcuni comprano il biglietto ma talvolta è quello chilometrico, che generalemente non copre tutta la tratta da percorrere ma solo una parte. È un modo per risparmiare e il problema emerge durante il controllo a bordo, dopodiché scoppia la polemica ed è il capotreno di turno a rimetterci. I verbali sono inutili perché è difficile che qualcuno paghi per rimediare e proprio per questo Polfer e Trenitalia stanno cercando delle soluzioni, anche per mantenere la calma sui convogli e nel rispetto degli altri viaggiatori. Considerata la frequenza e la gravità di questi episodi, che si sarebbero verificati pure su altri treni, come quello per Sulmona, la Polfer sta organizzando dei servizi a bordo, sia in divisa che in borghese, indipendentemente dalle segnalazioni, e non si esclude che i controlli si estenderanno anche alla merce sequestrata, per controllarne la regolarità.

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