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Pescara, 24/11/2024
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Data: 29/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Atac, dieci giorni per non fallire». Il cda ha approvato i conti di giugno: la perdita è di 58 milioni. Per evitare il default il Comune deve versarne 200 entro il 7 agosto.

Le perdite del rendiconto infrannuale azzerano il capitale dell’Atac, la società di gestione del trasporto pubblico, rendendo necessaria la convocazione dell’assemblea dei soci per ricostituire il capitale. Ieri, il consiglio presieduto da Roberto Grappelli e di cui è amministratore delegato Danilo Broggi, ha approvato la situazione di periodo al 30 giugno scorso che, secondo quanto risulta al Messaggero, registra una perdita di 58 milioni. Ricorrendo conseguentemente la fattispecie di cui all'articolo 2447 del codice civile (le perdite hanno ridotto di oltre un terzo il capitale), recita una nota diffusa, il cda ha convocato l'assemblea in seduta straordinaria il 5 agosto prossimo in prima convocazione ed il 7 agosto in seconda. In quell’occasione l’azionista unico, Comune, dovrebbe dare esecuzione all’impegno verbale assunto la scorsa settimana dal sindaco Ignazio Marino di ricapitalizzare la società con 200 milioni. L’impegno a versare i soldi (il comune dovrebbe farsi carico di 40 milioni) diventa inderogabile perchè, diversamente, l’Atac dovrebbe portare i libri in tribunale in assenza di continuità aziendale, come prescrive la legge. E la conseguenza sarebbe fatale per il trasporto pubblico in città. Durante il consiglio ci sarebbero stato momenti di tensione misti a incredulità anche per la prospettiva paventata dal primo cittadino di mandare tutti a casa. In particolare, stupore da parte dei rappresentanti nominati dal Campidoglio. Lo sconcerto trapela anche da quel passaggio del comunicato in cui si precisa che il cda «rimanendo comunque in attesa di comunicazioni formali da parte del socio, opererà nei limiti della salvaguardia del patrimonio, dei creditori terzi nonchè della garanzia del servizio pubblico». Quindi i consiglieri si limiteranno a svolgere l’ordinaria amministrazione.
ROSSO IN CALO LO SCORSO ANNO

Per approvare il rendiconto 2014 in continuità aziendale «sono necessari sia il perfezionamento formale del nuovo contratto di servizio sia la ricapitalizzazione della società». Il bilancio del passato esercizio sarebbe comunque pronto: registra una perdita di 141 milioni, in diminuzione rispetto ai 210 milioni contabilizzati nell’esercizio 2013. Il rosso sarebbe causato dalle svalutazioni di alcune poste di bilancio, come i crediti verso la Regione: ammontano a circa 600 milioni e sarebbero stati rettificati nel senso di riduzione del valore, al 50% circa.
Quanto al contratto di servizio che deve regolare la contribuzione da parte del comune dei chilometri percorsi ogni anno dai mezzi su gomme e rotaie (metro e ferrovie regionali) anche questo documento sarebbe sul tavolo. Regola il servizio fino al 2019 e prevede un corrispettivo annuo di circa 500 milioni, apporto che va ad impattare sui ricavi dell’azienda.
Va detto che se oltrepassa il burrone e viene varato il nuovo cda snello (tre membri) con un capo azienda (l’attuale dg Francesco Micheli) la strada dell’Atac può snodarsi verso la privatizzazione, come ha annunciato il sindaco. Obiettivo al 2019, passando dal ritorno all’utile fra due anni.

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