LANCIANO Incongruenze «evidenti» nel processo di fusione per la nascita dell'azienda unica dei trasporti Tua, vecchi problemi con altrettanto noti e vecchi dirigenti e amministratori al comando, «di nomina politica», «disastri contabili e amministrativi» in eredità e tagli ai servizi. E' confermato lo sciopero del trasporto regionale di 24 ore indetto da Cgil e Ugl per il 7 agosto. A rilanciarlo e a rinfocolare il terreno di scontro sono le segreterie di Filt Cgil Abruzzo e Ugl autoferrotranvieri che alle accuse già mosse nei confronti del governo D'Alfonso e nel processo di fusione di Tua, aggiungono il "problema" Sangritana. «Un'azienda verso la quale - intervengono Franco Rolandi, Maurizio Di Martino e Germano Di Laudo della Cgil e Giuseppe Lupo (Ugl), «l'azionista, ovvero la Regione, si comporta come chi si è reso conto di aver acquistato un Rolex falso». L'"abbaglio" della Regione sarebbe costituito da una serie di problemi e di sprechi che perdurerebbe da anni nell'azienda di via Dalmazia a Lanciano. Cgil e Ugl puntano il dito innanzitutto contro le 15 recenti assunzioni decise nell'ultimo Cda in fretta e furia e senza concorso («Tutte riconducibili a parenti e congiunti di dirigenti sindacali», denunciano).
Assieme a quelle sono arrivate 35 promozioni e transazioni a favore di alcuni dipendenti anche da oltre 100mila euro ciascuna.
Ancora, ci sarebbe una pioggia di straordinari "forfettizzati" (cioé ore extra pagate a prescindere dall'effettivo svolgimento) dalle 10 alle 25 ore, destinate sempre ad un solito gruppo di dipendenti.
«Su 98 amministrativi e 25 quadri», attacca Lupo, Ugl, « si chiamavano gli autisti a fare gli straordinari negli uffici». E il personale, secondo i sindacati, è saturo nelle turnazioni, lavora a pieno ritmo tanto da non poter fruire nemmeno delle ferie. E se sull'organizzazione del lavoro non va bene, va peggio sul fronte del parco macchine a disposizione.
«Nel piano industriale», evidenzia Di Martino, «Sangritana dichiara di avere a disposizione 34 treni, ma è falso. Per i passeggeri possiamo contare solo su 5 Lupetto al giorno (e se c'è un'avaria a uno di questi sono guai) e sul fronte merci su tre E483 di cui uno lavora tutti i giorni, uno, il nuovo appena acquistato, affittato a Captrain e uno di riserva.
Abbiamo poi 13 locomotori 753 e un 776, il cosiddetto Aquilotto, che funge da macchina di riserva. Siamo ben lontani dalle cifre che dichiara Sangritana».
Fra i treni che non hanno fatto un metro di rotaia ci sono anche 5 Orsetto, acquistati nel 1998, inaugurati nel 2004 e mai entrati in esercizio.
Il presidente di Sangritana, Pasquale Di Nardo aveva dichiarato che, terminate le prove, si contava di metterli in esercizio a ottobre. Ma i treni nel tempo hanno subito una ristrutturazione continua che ha fatto lievitare costi e spese di manutenzione: già nel 2010 si parlava di una "verifica aggiuntiva sugli standard di sicurezza" e poi sarebbero stati pronti all'uso.
Altri sprechi si sono accumulati secondo le organizzazioni sindacali con i vari treni speciali per il Motor Show di Bologna e il meeting di Comunione e Liberazione a Rimini.
«Viaggiavano semi vuoti», attaccano Cgil e Ugl, «per ridurre le perdite al minimo avrebbero dovuto invece trasportare almeno 150 persone al giorno, numeri mai registrati».