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Data: 30/07/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«Assunzioni e sprechi così viaggiava Sangritana». Cgil e Ugl confermano lo sciopero del 7 nei trasporti e dopo Tua denunciano il caso della società regionale ferroviaria andando anche contro gli altri sindacati (Guarda l'articolo in formato pdf)

LANCIANO Incongruenze «evidenti» nel processo di fusione per la nascita dell'azienda unica dei trasporti Tua, vecchi problemi con altrettanto noti e vecchi dirigenti e amministratori al comando, «di nomina politica», «disastri contabili e amministrativi» in eredità e tagli ai servizi. E' confermato lo sciopero del trasporto regionale di 24 ore indetto da Cgil e Ugl per il 7 agosto. A rilanciarlo e a rinfocolare il terreno di scontro sono le segreterie di Filt Cgil Abruzzo e Ugl autoferrotranvieri che alle accuse già mosse nei confronti del governo D'Alfonso e nel processo di fusione di Tua, aggiungono il "problema" Sangritana. «Un'azienda verso la quale - intervengono Franco Rolandi, Maurizio Di Martino e Germano Di Laudo della Cgil e Giuseppe Lupo (Ugl), «l'azionista, ovvero la Regione, si comporta come chi si è reso conto di aver acquistato un Rolex falso». L'"abbaglio" della Regione sarebbe costituito da una serie di problemi e di sprechi che perdurerebbe da anni nell'azienda di via Dalmazia a Lanciano. Cgil e Ugl puntano il dito innanzitutto contro le 15 recenti assunzioni decise nell'ultimo Cda in fretta e furia e senza concorso («Tutte riconducibili a parenti e congiunti di dirigenti sindacali», denunciano).
Assieme a quelle sono arrivate 35 promozioni e transazioni a favore di alcuni dipendenti anche da oltre 100mila euro ciascuna.
Ancora, ci sarebbe una pioggia di straordinari "forfettizzati" (cioé ore extra pagate a prescindere dall'effettivo svolgimento) dalle 10 alle 25 ore, destinate sempre ad un solito gruppo di dipendenti.
«Su 98 amministrativi e 25 quadri», attacca Lupo, Ugl, « si chiamavano gli autisti a fare gli straordinari negli uffici». E il personale, secondo i sindacati, è saturo nelle turnazioni, lavora a pieno ritmo tanto da non poter fruire nemmeno delle ferie. E se sull'organizzazione del lavoro non va bene, va peggio sul fronte del parco macchine a disposizione.
«Nel piano industriale», evidenzia Di Martino, «Sangritana dichiara di avere a disposizione 34 treni, ma è falso. Per i passeggeri possiamo contare solo su 5 Lupetto al giorno (e se c'è un'avaria a uno di questi sono guai) e sul fronte merci su tre E483 di cui uno lavora tutti i giorni, uno, il nuovo appena acquistato, affittato a Captrain e uno di riserva.
Abbiamo poi 13 locomotori 753 e un 776, il cosiddetto Aquilotto, che funge da macchina di riserva. Siamo ben lontani dalle cifre che dichiara Sangritana».
Fra i treni che non hanno fatto un metro di rotaia ci sono anche 5 Orsetto, acquistati nel 1998, inaugurati nel 2004 e mai entrati in esercizio.
Il presidente di Sangritana, Pasquale Di Nardo aveva dichiarato che, terminate le prove, si contava di metterli in esercizio a ottobre. Ma i treni nel tempo hanno subito una ristrutturazione continua che ha fatto lievitare costi e spese di manutenzione: già nel 2010 si parlava di una "verifica aggiuntiva sugli standard di sicurezza" e poi sarebbero stati pronti all'uso.
Altri sprechi si sono accumulati secondo le organizzazioni sindacali con i vari treni speciali per il Motor Show di Bologna e il meeting di Comunione e Liberazione a Rimini.
«Viaggiavano semi vuoti», attaccano Cgil e Ugl, «per ridurre le perdite al minimo avrebbero dovuto invece trasportare almeno 150 persone al giorno, numeri mai registrati».

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