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Pescara, 24/11/2024
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Data: 30/07/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Fiamme a Fiumicino, ostaggi negli aerei. Molti passeggeri sono rimasti a lungo chiusi sulle piste: «Siamo stati bloccati per due ore e non ci facevano scendere».

Prigionieri dentro l’aereo mentre colonne di fumo invadono le piste, ritardi nelle partenze anche dopo la fine del blocco totale di tutti i decolli perché intanto la “fila” per prendere il volo è arrivata fino a 14 velivoli fermi in attesa di poter ripartire. Diretti a Palermo con il volo delle 14, verranno imbarcati solo alle 16.45 in attesa di decollare addirittura alle 18.20. Atterrati alle 14.30 mentre dall’oblò si vedevano colonne di fumo, resteranno nell’aereo arrivato da Malta fino alle 15.45, in attesa di un’area dove poter sbarcare. Quasi due ore fermi in pista i passeggeri dell’aereo diretto a Milano che doveva decollare alle 14. L’odore acre al Terminal 3 devastato dall’incendio del 7 maggio strozza ancora la gola e ieri migliaia di passeggeri dell’aeroporto Leonardo Da Vinci hanno dovuto ancora una volta fare i conti con fiamme, fumo, disagi che hanno devastato la pineta di Focene, un’area esterna al perimetro aeroportuale. L’Enac parlerà del blocco totale dei decolli dalle 14.20 alle ore 15.45 con la pista numero 2 chiusa, la numero 1 interdetta per consentire le attività di spegnimento dell'incendio e la 3, quella solitamente dedicata agli atterraggi, rimasta sempre operativa. Di fatto, quella di ieri è stata un’altra giornata di disagi con ritardi record. «Siamo rimasti quasi due ore dentro l’aereo che doveva partire per Milano alle 14, ci hanno detto che non c'era personale disponibile per portare le scale e i bus per il trasferimento» spiegava ieri una passeggera.
VOLI BLOCCATI
Ritardi record durante la giornata. Qualche esempio: il volo per Vienna delle 14.10 partirà alle 17.40, quello per Parigi delle 15.25 alle 16.15, per Palermo delle 17.45 alle 19.55. Dovranno aspettare due ore e trenta prima di partire i passeggeri diretti a Kos, in Grecia. «Dovevamo partire alle 18.30 - spiegava ieri pomeriggio sconsolata Ludovica Sommarina - ma ci hanno detto che partiremo alle 21». Poi c’è quel marito, preoccupato, che cerca di tranquillizzare la moglie e le due figlie di 6 e 8 anni rimaste bloccata dalle 14 per un volo diretto a Palermo. «Sono state imbarcate soltanto alle 16.45, ma non sono ancora partite - raccontava ieri sconsolato Massimiliano F. - ora sono dentro l’aereo ma ci sono 14 voli prima del loro e potranno partire soltanto alle 18.20». Sbuffava ieri Pina mentre aspettava che il cognato potesse sbarcare dall’aereo arrivato da Catania alle 16: «Da mezz’ora sono fermi sulla pista non li fanno scendere, ai passeggeri è stato detto che le piste sono tutte occupate».
Mezz’ora d’attesa in pista anche per i passeggeri arrivati da Bilbao alle 15. «Mentre atterravamo abbiamo visto colonne di fumo - il racconto di Mario - poi ci hanno fatto restare dentro l’aereo perché non c’erano postazioni libere per farci scendere». Brutta avventura anche per i passeggeri dell’aereo partito da Malta alle 13.35. «Siamo atterrati alle 14.30- raccontava ieri un passeggero - ma fino alle 15.45 siamo dovuti restare dentro l’aereo, perché intanto si erano accumulati i ritardi degli altri voli che dovevano decollare». Sul piede di guerra il Codacons: «Invitiamo le compagnie aeree a disporre indennizzi automatici in favore dei viaggiatori, proporzionati alle ore di ritardo nelle partenze».

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