4 ore per il giorno 7 agosto nel settore trasporti in Abruzzo. A proclamarlo le segreterie regionali Abruzzo di Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal sulla problematica del riordino del Trasporto Pubblico Locale che ha investito la Regione Abruzzo si è aggravata anche a causa delle difficoltà di bilancio che ne hanno acuito la criticità.
Le tre sigle sindacali hanno da subito condiviso la necessità di assumere responsabilmente una posizione di confronto e di dialogo con l’Ente programmatore del trasporto, anche per quel che attiene il processo di fusione delle tre Aziende pubbliche culminato con la nascita della nuova Società denominata TUA, di proprietà della stessa Regione Abruzzo, in un quadro di programmazione di una nuova offerta di trasporto regionale. La scelta era stata alla base anche di un verbale, sottoscritto congiuntamente alle rispettive Confederazioni lo scorso 20 maggio, con il quale, a differenza di altri sindacati, si condividevano principi e finalità che davano luogo, inoltre, anche ad una riduzione del taglio operato sul Fondo regionale trasporti. Accettando la necessità di armonizzare gli accordi aziendali delle tre aziende pubbliche allora esistenti si condivideva di fatto la necessità di riorganizzare l’intero comparto del TPL regionale, avendo a riferimento aspetti fondamentali quali la salvaguardia dei livelli occupazionali e retributivi pubblici e privati e l’aumento della produttività attraverso lo strumento del secondo livello contrattuale, da estendersi in tutte le Aziende, il tutto nella consapevolezza di una ridotta disponibilità di risorse che impegnava a scelte oculate l’Ente Regione, le parti datoriali e le rappresentanze dei lavoratori.
Malgrado una serie infinita di incontri, spesso con esiti inconsistenti, ad oggi si riscontra il tentativo di scaricare sul solo fattore lavoro il recupero economico necessario a rendere stabile l’intero comparto. Si è infatti registrata una modifica in corso d’opera dei principi sopra richiamati che ha prodotto una organizzazione che pare rispondere più alla necessità di collocare vecchi e nuovi dirigenti che a generare efficienza e servizi adeguati. Il tutto aggravato dal fatto che non vi sono serie prospettive e garanzie per i lavoratori, compresi quelli delle aziende private, alla luce di quella che è a tutti gli effetti una abdicazione dell’Ente regione al ruolo di soggetto programmatore dei servizi in termini quantitativi e vettoriali. Si ravvisa inoltre che diversi progetti di rilancio e potenziamento dei trasporti regionali si stanno vanificando con danni irrimediabili per la collettività regionale.
Fit Cisl – Uilt Uil – Faisa Cisal pertanto chiedono l’attuazione di una politica dei trasporti più attenta alle reali necessità dell’intera collettività nonché alle dinamiche delle relazioni sindacali e coerente con i principi sanciti nel corso delle riunioni avute negli ultimi mesi presso la Regione Abruzzo. Chiedono inoltre l’equa distribuzione di eventuali sacrifici da chiedere ai lavoratori di tutte le Aziende del settore finalizzati alla sostenibilità della mobilità regionale ed una riduzione ulteriore dei costi della politica all’interno delle Aziende. Di qui la proclamazione dello sciopero determinerà l’astensione dal lavoro di tutti i lavoratori rientranti nel CCNL Autoferrotranvieri delle aziende pubbliche e private operanti nella regione Abruzzo.