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Pescara, 24/11/2024
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Data: 01/08/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Il Frecciabianca fermato dalla Polfer. All’oscuro anche il macchinista, rapido controllo con Trenitalia e la beffa è stata evitata. Mastromauro informato dall’ex assessore. Due agenti, di scorta sul convoglio, parlando con il capotreno, hanno scoperto che Giulianova non era stata inserita tra gli scali. (Guarda il servizio trasmesso da TVSEI)

Si discuteva dei cinque minuti di ritardo con il quale il Frecciabianca, dopo quattro anni, è tornato a fare scalo alla stazione di Giulianova. E non si poteva invece sapere che quel treno aveva rischiato di non fermarsi e tirare diritto. A bordo, saliti alla stazione di Pescara, c'erano due agenti della Polfer di Giulianova, i quali, parlando con il capotreno, alla domanda di quest'ultimo: «Ma voi dove scendete?», hanno risposto tranquillamente: «A Giulianova». Meravigliato, il capotreno avrebbe esclamato «A Giulianova, ma se non si ferma?. E gli agenti: «Ma come, oggi è il viaggio augurale». Rapido controllo al diario di bordo, ebbene la fermata non era prevista, anche se alla stazione l'altoparlante annunciava l'arrivo (con relativa fermata) del convoglio. Sembra che fosse all'oscuro di tutto ciò anche il macchinista. A quel punto rapido controllo con Trenitalia ed ecco la conferma delle fermata del Frecciabianca a Giulianova. La notizia è stata ripresa ieri dall'ex assessore Forcellese, che aveva il compito preciso di informare il sindaco, cosa che è poi accaduta.
DODICI PASSEGGERIMa che sarebbe successo se il Frecciabianca fosse davvero “sfrecciato” in stazione senza fermarsi? Alle 12,38 alle, con cinque minuti di ritardo, è arrivato il treno destinazione Milano, prima fermata addirittura Ancona, “saltando” San Benedetto e Civitanova Marche. Sono salite dodici persone e tutte erano informate della fermata di Giulianova. Il capotreno ha fischiato per due volte il segnale di partenza su input del sindaco Mastromauro che era presente assieme al presidente della consulta del Commercio, Gianluca Grimi, a Luciano Crescentini presidente della Consulta per la democrazia partecipativa ed al presidente del Comitato di Quartiere dell'Annunziata, Patrizia Casaccia. Ma c'erano anche tanti curiosi, informati dell'evento. Il sindaco ha sottolineato che «non si poteva pensare di aprire un tavolo di confronto con Trenitalia senza disporre di dati oggettivi. Un territorio con 313mila abitanti e una linea ferroviaria che, oltre ad attraversare l'intera costa, penetra fino a Teramo rendendo la stazione di Giulianova il nodo cruciale del sistema di trasporto provinciale. Ma il dato che più di ogni altro è balzato agli occhi di Trenitalia è stato quello relativo ai flussi turistici dei sette Comuni costieri del Teramano. Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi con 3,5 milioni di presenze, 500mila arrivi e 42mila posti letto e, in quanto tale, appetibile anche per Trenitalia.»


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