L'AQUILA Sarà che dentro c'è un po' di tutto e che, per questo, i paletti da rispettare sono molti di più di quelli di una normale legge; nei fatti, però, il «Piano di rafforzamento legislativo dell'efficacia dell'azione regionale», così come è stato chiamato dopo che gli uffici legali avevano spiegato che non poteva trattarsi di un «collegato alla Finanziaria» (perché già approvata), non riesce proprio a varare il largo. Ieri, infatti, il testo, detto anche legge Omnibus, è stato spedito al Cal (Consiglio delle autonomie locali) per un parere che è obbligatorio e non è stato dato.
ARROGANZA «Ancora una volta è stata sconfitta l'arroganza di D'Alfonso che voleva approvare questa legge a tutti i costi -esulta Forza Italia- i tempi si allungano e molto probabilmente se ne parlerà nel 2016 con buona pace della tanto sbandierata Regione veloce». «In venti giorni il Cal si esprimerà -ribatte l'assessore Silvio Paolucci, firmatario con il presidente D'Alfonso della legge stessa- inviterei l'opposizione ad entrare nel merito dei provvedimenti e non a fermarsi alla forma». Forma e sostanza, in verità, erano state già contestate dagli uffici legislativi della Regione che avevano osservato 41 articoli su 63: piccole correzioni terminologiche in alcuni casi, ma anche obiezioni di natura costituzionale e di copertura finanziaria. Per questo la maggioranza si era messa a lavoro per produrre un maxi-emendamento che andasse a sanare tutte le criticità evidenziate dagli uffici. E proprio quando i pezzi del puzzle sembravano essere stati ricomposti, è arrivata ieri l'obiezione avanzata dall'opposizione e rimbalzata prima nella Quarta commissione e poi alla Presidenza del Consiglio: alcune norme, in sostanza, intervengono su materie di pertinenza degli enti locali (dalla gestione dei depuratori, all'organizzazione delle polizie locali) e per questo deve essere obbligatoriamente interpellato il Cal. «Il collegato si è impantanato miseramente -commenta Forza Italia- e con esso le promesse che in questi mesi sono state l'unica costante di questo governo regionale».
FACILITATORI L’Omnibus, in effetti, fu presentata già ad aprile come un passaggio fondamentale per dare gambe all'azione di governo, andando nei fatti a sostituire la legge Obiettivo e tracciando il percorso su i più disparati campi: sanità, territorio e ambiente, personale, appalti, trasparenza, lavori pubblici, polizia locale, trasporti, protezione civile, attività produttive. Dai «facilitatori d'impresa», alle procedure di valutazione di impatto ambientale; dalla riforma delle Aptr e degli Iat, alla gestione del patrimonio immobiliare regionale; dalla trasparenza amministrativa, allo snellimento delle procedure autorizzative nel commercio: un grande contenitore con il quale si intende sbloccare una regione che, nonostante tutto, sembra ancora ferma al palo. «Valuteremo le osservazioni e porteremo o a settembre almeno una parte del testo in aula facendo uno stralcio -chiarisce Paolucci- oppure lo discuteremo in un'unica soluzione ad ottobre. Comunque entro il 2015 la Omnibus sarà legge».