Due le manifestazioni organizzate dai sindacati nell'ambito dello sciopero di 24 ore del trasporto locale indetto da Filt-Cgil e Ugl Trasporti contro la politica regionale (contestualmente si svolgerà anche lo sciopero di quattro ore proclamato da Fit-Cisl, Uilt-Uil e Faisa-Cisal). Previsti un presidio davanti alla sede della Regione, a Pescara, ed un incontro-dibattito a Teramo, cui sono stati invitati il presidente della Provincia, Domenico Di Sabatino, e l'assessore regionale Dino Pepe. Quanto al servizio per gli utenti, tutte le società del trasporto locale garantiranno fasce orarie in cui il trasporto sarà garantito.
PESCARA Ancora polemiche sul trasporto pubblico locale abruzzese e sulle sorti della neonata azienda unica Tua. Filt-Cgil e Ugl Trasporti hanno promosso per oggi altre 24 ore di sciopero del lavoratori del settore, per protestare contro la Regione e per denunciare come, dopo il primo sciopero dello scorso 29 maggio, non siano stati registrati passi in avanti su nessuna delle tematiche in questione. Contestualmente si svolgerà anche lo sciopero di quattro ore proclamato da Fit-Cisl, Uilt-Uil e Faisa-Cisal. Il segretario regionale della Filt-Cgil, Franco Rolandi, e quello dell'Ugl Trasporti, Giuseppe Lupo, tornano a denunciare la «drastica riduzione delle risorse regionali destinate al settore: dieci milioni di euro, che potrebbero arrivare a 12 milioni». «Con gli altri sindacati», spiegano i due segretari, «la Regione aveva raggiunto un'intesa prevedendo una riduzione del 50% del taglio, ma ad oggi quel ridimensionamento non c'è stato, perché serve un passaggio in Consiglio regionale». Tra le motivazioni che hanno spinto Filt-Cgil e Ugl Trasporti a proclamare lo sciopero vi sono anche «l'eliminazione di servizi essenziali con gravi ricadute per le aree interne, la mancata realizzazione del biglietto unico regionale e del sistema tariffario intermodale, la volontà regionale di procedere verso una graduale privatizzazione del settore». Le due sigle sottolineano che nelle aree interne si registrano problemi e polemiche e chiedono di evitare «disparità di trattamento tra le diverse zone, ad esempio sul fronte del biglietto unico. I due sindacati pretendono dalla Regione un «cronoprogramma degli interventi e non semplici impegni a parole"».
Contestate, inoltre, le «operazioni al fotofinish fatte da Sangritana subito prima della nascita di Tua, come le 15 assunzioni senza concorso, facendo ricorso alla somministrazione interinale. Assunzioni», dicono Rolandi e Lupo, «fatte violando le disposizioni del contratto collettivo e che, a causa degli effetti del Jobs act, in caso di licenziamento, rischiano di costare all'azienda ben 750mila euro». Risponde alle polemiche il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Camillo D'Alessandro, secondo cui «invece di scioperare si dovrebbe applaudire alla più grande riforma della storia della Regione. Abbiamo salvato il posto di lavoro a 1.600 persone e, superata la fase di assestamento iniziale, le tre ex società diventeranno una forza capace di affrontare e vincere le gare che dal 2019 diventeranno la regola. Siamo noi che difendiamo i lavoratori. Recupereremo nella variazione di bilancio, a settembre, 5,5 milioni di euro», conclude D'Alessandro, «riducendo di oltre la metà il taglio sul fondo regionale destinato al Tpl».