Firmato in Campidoglio il contratto di servizio che assegna all’azienda 500 milioni fino al 2019 e stabilisce dieci obiettivi .
L’aveva detto: il primo step per rimettere Atac sulla carreggiata giusta, intanto, è firmare il contratto di servizio. Ovvero il patto che lega l’operato della municipalizzata alla città attraverso obiettivi precisi. E ieri in giunta il neo-assessore Stefano Esposito ha chiuso la partita. Nelle casse dell’azienda arriveranno 500 milioni di euro fino al 2019; un decalogo mette in luce i target principali. «Dopodiché la priorità è quella di rimettere in moto la gara per i nuovi bus», incalza Esposito. Ovvero fare partire l’appalto per i 700 bus per cui finora non è stata avanzata alcuna offerta, visto che le imprese non si fidano dei conti in rosso di Atac. Cento dovevano andare subito per il Giubileo. «Contiamo di averli a Giubileo in corso, sinceramente non mi sento di dire che avremo i nuovi bus già l’8 dicembre, sarebbe poco corretto nei confronti dei cittadini», spiega Esposito.
Molte le novità contenute nel nuovo contratto: lotta all’evasione, più controllori, la riorganizzazione dell’offerta, un confronto diretto con l’utenza, l’aumento delle entrate attraverso la vendita dei biglietti, il miglioramento del parco mezzi e il ricorso alle nuove tecnologie. Esposito vuole più controllori, bigliettai a bordo e meno dipendenti negli uffici: «Sul contratto faremo un monitoraggio puntuale - afferma - soprattutto sull’applicazione dei costi standard e sulla riorganizzazione del personale: per esempio ci sono 160 verificatori, sono pochi e vanno aumentati, poi vedremo di adottare soluzioni innovative di natura più civica. L’obiettivo è quello di alleggerire la struttura amministrativa, e tutto ciò che si può bisogna rimetterlo in strada». Entro pochi mesi, inoltre, e in tempo per il Giubileo, gli autobus della Capitale saranno anche «sorvegliati speciali».
LE AGITAZIONI
Ovvero, entro il 2015 Atac dovrà dotarsi di un sistema automatizzato di controllo (Avm) per la localizzazione e il monitoraggio di tutte le vetture indispensabile per migliorare la regolarità del servizio. Tutto fino al 2019, anche se sulla delibera 47/2012 di affidamento in house, pende ancora il ricorso al Tar dell’Antitrust. Intanto oggi, proprio nel giorno dello sciopero indetto da Usb e confederali in Tpl (a rischio bus, tram, metro, Roma-Lido, ex Roma-Nord e Termini Giardinetti dalle 8,30 alle 12,30, aperte le Ztl) riprende servizio Christian Rosso, l’autista sospeso per il suo video-denuncia su Facebook sul caos trasporti.