Celano -Abruzzo all’anno zero sul fronte dei trasporti, dove il sindaco di Celano, Settimio Santilli, prendendo spunto dal taglio dei servizi su gomma nei centri marsicani serviti dai treni, apre la porta alla richiesta di un consiglio comunale ad hoc avanzata da Piperni e punta il dito accusatore contro le “inconcludenti” politiche di settore targate Luciano D’Alfonso. Santilli accoglie con “favore e piacere” le proposte del Presidente del circolo Forza Silvio di Celano “che, sottolinea, “sul tema dimostra maggiore sensibilità rispetto ad altri suoi colleghi di partito che siedono in consiglio comunale”, con l’intento di approfondire il discorso “dopo l’unica riunione ad Avezzano, dove emerse che i tagli proposti dalla “TUA per alcune corse locali erano giustificati dal fatto che questi venivano sopperiti dal trasporto su rotaia: il che”, tuona il sindaco, “rende la cosa ancora più stucchevole, viste le prospettive dichiarate a fine 2014 dal Presidente della Regione al momento del tutto disattese: arrivare a Roma in treno da Pescara e viceversa in appena tre ore”.
Questo l’obiettivo di medio termine prefissato con l’intesa sottoscritta dal presidente Luciano D’Alfonso, e dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, per venire incontro alle esigenze di pendolari e utenti nel giro di 12-18 mesi con una riduzione dei tempi di percorrenza di circa trenta minuti sulla Pescara-Roma. “Il presidente della Regione”, punzecchia il primo cittadino di Celano, “è certo, oggi, come all’ora, alla quasi scadenza dei 12 mesi, che l’Abruzzo rientrerà tra i bersagli dei grandi investimenti infrastrutturali con i 350 milioni di euro dello Sblocca Italia, migliorando sia i tempi di percorrenza sull’Adriatica che sulla Pescara-Roma?” Santilli incalza D’Alfonso anche sulle reti TEN-T europee e quindi dei corridoi multimodali di trasporto? “A che punto è quel progetto definito prioritario”, domanda, “così come il sistema tariffario intermodale e il biglietto unico regionale? Mi auguro che entro fine anno queste domande ricevano risposte pragmatiche e diventino quindi realtà”.
Poi Santilli rivolge lo sguardo verso il collegamento ferroviario tra la Marsica e la Capitale, meta giornaliera di migliaia di studenti e lavoratori, “che si configura da età della pietra”, sottolinea, “in quanto per percorrere 108 chilometri ci si impiega più oggi, con treni tra l’altro fatiscenti e obsoleti, che nel 1933 con i treni a vapore: per percorrere il tratto Avezzano – Roma e viceversa ci si impiega più di due ore. Quanti danni economici subisce il nostro territorio a causa di un così fatiscente collegamento con la capitale? Quanti lavoratori o studenti, invece che rimpinguare l’economia degli affitti o delle compravendite degli immobili della capitale farebbero rimanere quelle stesse economie nella Marsica? Il presidente D’Alfonso che da un lato dichiarava che i tempi per collegare Roma a Pescara su ferro si sarebbero ridotti grazie alla riduzione delle fermate lungo lo stesso tratto, oggi attraverso la TUA, taglia diverse corse del trasporto su gomma che permetterebbero agli stessi pendolari di raggiungere quelle poche fermate del tratto Avezzano – Roma: viene da domandarsi allora, ma chi sta proponendo questi progetti sul trasporto regionale abruzzese, su gomma e rotaia, quali analisi cervellotiche sta facendo? Quale programmazione – pianificazione sta mettendo in atto?”.