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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/08/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Idee e fondi per il Sud. L’Abruzzo vuole entrare nel Masterplan di Renzi. D’Alfonso: «A settembre saremo dal premier con i nostri progetti. Pronti per banda larga, ferrovia e rete Ten-T, strade e autostrade»

L'AQUILA Più nel Mezzogiorno che nel Sud, ma comunque parte del piano, anzi del Masterplan, come lo ha chiamato ieri il premier Matteo Renzi, che avrà l'ambizioso quanto necessario obiettivo di risvegliare quella parte d'Italia che a differenza del Nord stenta a ripartire. L'Abruzzo si è seduto ieri alla direzione nazionale dem con le idee chiare e molte carte in regola, perché, ad esempio, il progetto della «più grande infrastruttura nazionale », quella della banda larga, lanciato da Renzi, trova nella nostra regione già buoni livelli di attuazione, oltre che di copertura economica.
IL BANDO Appena tre giorni fa, ad esempio, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il bando da parte di Infratel Italia (società controllata da Invitalia) per il contributo (7,35 milioni di euro) rivolto a 174 Comuni per la banda larga, a cui si aggiungono gli altri 95 Comuni in cui la banda ultralarga è già in corso di realizzazione. «In tutto 131 milioni di euro -spiega il governatore Luciano D'Alfonso- che saranno più che necessari, tanto che prevediamo di restituirne una parte, a coprire l'intera regione di una rete efficace e capillare, che prevede il 4G nelle città distretto e in quelle capoluogo, oltre che nella Val di Sangro e la banda larga nel resto dei territori ». Sarà tuttavia un'altra la rete che l'Abruzzo porterà come punto all'ordine del giorno nell'agenda del Masterplan che dovrà concretizzarsi, come ha chiesto il premier, a metà settembre: «La nostra priorità -continua D'Alfonso- sarà la cura del ferro, ovvero l'inserimento, dopo 23 anni di latitanza, dell'Abruzzo nella rete Ten-T a cui ad ottobre l'Europa darà il suo consenso. Velocizzare e rendere sicura la dorsale ferroviaria Ancona- Bari: un investimento considerevole che l'Europa coprirà al 20% e lo Stato dovrà impegnarsi a cofinanziare per il resto».
PONTE PER LA RIPRESA L'Abruzzo del Mezzogiorno, insomma, ponte per la ripresa del Sud, anche grazie alla messa in sicurezza dei collegamenti su gomma: tanto quelli della dorsale adriatica, «perché l’A14 nel tratto abruzzese ha il più alto numero di incidenti», ricorda il governatore; quanto quelli che uniscono le due sponde dei mari delle autostrade dei Parchi «i cui livelli di sicurezza sono ancora troppo bassi». E ancora nell'agenda di settembre ci sarà il completamento del processo di messa in sicurezza dal rischio idraulico e idrogeologico, oltre alle opere già in programma e ormai a gara come la Fondovalle del Sangro (120milioni). «Renzi ha spiegato come il piano per il Sud si basi su risorse economiche e normative -spiega D'Alfonso- , su una burocrazia che si deve adeguare alle esigenze di crescita e su una classe dirigente che deve assumersi la responsabilità di uscire dallo stallo. L'Abruzzo ha ricevuto diversi riconoscimenti per il lavoro fatto, a partire da quello per la ricostruzione post-terremoto, per la quale ci sono ora sei miliardi di euro a disposizione. Ci presenteremo all'appuntamento di settembre preparati e determinati». Pronti ad essere un Mezzogiorno che fa da ponte per il Sud, per riunire un Paese con ancora troppe differenze, come ha evidenziato lo Svimez: una forbice che deve ridursi per agganciare l'auspicata ripresa.

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