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Pescara, 24/11/2024
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Data: 10/08/2015
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Cisl, esplode caso maxi-stipendi. Un ex funzionario accusa: erogate cifre fino a 300 mila euro l’anno. Il Pd: «Ora pubblicare le buste paga»

Esplode il caso dei mega-stipendi ai dirigenti della Cisl e il leader del sindacato cattolico, Anna Maria Furlan, reagisce garantendo il cambio di rotta e la svolta verso la trasparenza. Mentre dal Pd si chiede che siano rese pubbliche le buste paga de sindacalisti.

La denuncia

A far scoppiare lo scandalo è stata la denuncia via mail di un ex funzionario della Cisl, Fausto Scandola, attraverso un mini-dossier spedito via mail e pubblicato da «Repubblica». Una denuncia che, con molta probabilità, costerà l’espulsione dal sindacato. Secondo Scandola dalla Cisl vengono erogati stipendi che in diversi casi sfiorano i 300mila euro annui e superano quindi anche il tetto fissato per i dirigenti pubblici (240mila euro). Nella denuncia Scandola pubblicano nomi e cifre. Lo scorso settembre l’ex numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, aveva lasciato improvvisamente l’incarico proprio fra le polemiche sul suo stipendio. Alcune voci avevano infatti riferito che l’ex segretario si fosse aumentato lo stipendio, in vista del ritiro, per far lievitare la pensione. «L’organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre - commenta adesso la leader del sindacato Annamaria Furlan in un’intervista a «Repubblica» - escluse d’ora in poi le possibilità di cumulo delle indennità. Abbiamo imboccato la strada della trasparenza e la completeremo con l’assemblea di organizzazione di novembre».

«I sindacalisti pubblichino le loro buste paga»

Il caso dei mega-stipendi riaccende la discussione sul sindacato dentro il Pd. «Un sindacalista non può guadagnare più di Obama o del presidente della Repubblica. Chi si erge a difensore dei lavoratori non può predicare bene e razzolare male». È la reazione di Stefano Pedica del Pd. «È scandaloso che dei sindacalisti, il cui compito è quello di difendere lavoratori che non guadagnano più di mille euro, abbiano poi degli stipendi dieci volte superiore a quello di un normale tesserato - sottolinea Pedica -. Renzi ha ragione quando sottolinea l’urgenza della riforma e del cambiamento dei grandi sindacati. Se quanto è stato riferito sugli stipendi e le pensioni di alcuni sindacalisti della Cisl fosse vero, c’è da vergognarsi. A questo punto, mi auguro che i funzionari e leader di tutti i sindacati, a partire dalla Camusso e da Landini, diano il buon esempio pubblicando la loro busta paga». «Scandola racconta di un sindacato lontanissimo dal mondo reale - commenta il deputato pd Andrea Romano- Sindacalisti che guadagnano fino a 10 volte tanto lo stipendio di un proprio iscritto hanno più di una difficoltà a rappresentare il mondo che dovrebbero difendere».

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