PESCARA Potrebbero essere a rischio alcune delle 25 corse bis dedicati agli studenti della città e dei paesi limitrofi, che quotidianamente si recano a scuola a Pescara, per mancanza di un numero sufficiente di mezzi. La denuncia è arrivata dagli ambienti lavorativi di Tua - presieduta dal rettore dell'università di Teramo, Luciano D'Amico, l'azienda regionale dei trasporti neocostituita, nella quale si sono fusi l’ex Gtm, la gestione dei trasporti metropolitani, la Sangritana, l’ex azienda ferroviaria, e l'Arpa, le autolinee regionali abruzzesi. Secondo un dipendente di Tua, «il piano, così come accadeva negli anni passati, non è stato ancora presentato». Il tutto, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, visto che l'istituto tecnico Manthoné riaprirà sì, il 3 settembre, ma gli studenti dell’iis saranno impegnati già dal 28 agosto nell’attività di alternanza scuola-lavoro nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo sulla spiaggia. In particolare, fa sapere il lavoratore dell’azienda, a rischio sarebbero le corse suppletive che quotidianamente, durante il periodo scolastico, accompagnano gli studenti - e poi li riconducono a casa - delle otto scuole superiori cittadine. Si tratta del liceo classico d'Annunzio, dei licei scientifici Galilei e da Vinci, del liceo artistico Bellisario-Misticoni, del liceo pedagogico Marconi, degli iis Volta e Acerbo, dell’Ipssar De Cecco e dell’Ipsar Di Marzio. Le altre corse bis a rischio, sempre secondo il lavoratore della Tue, che negli altri anni hanno garantito il servizio speciale di accompagnamento degli studenti, sono quelle relative ai paesi di Penne, Piccianello, Francavilla al mare, Sambuceto, Penne e Montesilvano, oltre agli studenti che provengono dal colle di San Silvestro. Dunque, un’altra tegola, seppur potenziale, sulle scuole pescaresi, che si aggiunge ai problemi logistici della succursale di via Vespucci del liceo scientifico da Vinci e ai lavori di ristrutturazione sospesi da settembre scorso all’Ipssar, l’alberghiero De Cecco, al quale tra l'altro mancano anche 21 aule. Ma il problema, sempre secondo gli ambienti lavorativi dell’azienda Tua, sarebbero di portata più generale. «Con la fusione delle tre società», prosegue la segnalazione dagli ambienti lavorativi di Tua, «essendo aumentato il parco mezzi dei bus, grazie alla fusione di più aziende, l’officina che prima operava per la Gtm, non ce la fa a sopperire ai guasti che ordinariamente gli autobus dell’azienda subiscono. più», aggiunge il dipendente, «il fatto che in estate su alcuni mezzi non sia stato garantito il funzionamento dell'impianto dell'aria condizionata, è stato dovuto proprio a causa dell’enorme carico di lavoro dell’officina. Ora attendiamo anche il 25 agosto», prosegue il lavoratore, «giorno in cui l'azienda ci dovrebbe presentare il nuovo contratto di lavoro». La replica dell’azienda, attraverso l’ufficio stampa, non si è fatta attendere. «Non esiste nessuna necessità», ha precisato Aristide Ricci, capo dell’ufficio stampa dell'azienda, «che ogni anno si debba presentare un nuovo piano per garantire i servizi speciali. Esiste quello dell’anno scorso con il quale si garantiranno anche i servizi di quest’anno. Non c’è quindi», continua Ricci, «nessuna emergenza in questo senso. Tra l’altro, l’azienda», fa sapere l’addetto stampa, «nei giorni scorsi ha anche bandito una gara per l’acquisizione di 36 nuovi autobus. Per quanto riguarda invece le questioni legate alle officine», conclude Ricci, «non posso che sottolineare che con la fusione si hanno più vantaggi, poiché a quella dell’Arpa si è aggiunta l’officina della Gtm. Sulla manutenzione dei mezzi l’organizzazione della gestione sta andando sempre di più a regime».