Il premier Matteo Renzi visita oggi per la prima volta L’Aquila. Pubblichiamo la lettera aperta del presidente della Regione.
Caro Matteo, sono sei le questioni che ti vogliamo sottoporre oggi in occasione della tua presenza a L'Aquila:
1)Restituzione tributi e contributi da parte delle imprese ubicate nei comuni colpiti dal sisma del 2009 in ragione della mancata corresponsione nel periodo 6 aprile 2009 - 31 dicembre 2010. La Legge n. 183/11 ha disposto la restituzione al 40% dei tributi e contributi alle imprese ubicate nei comuni colpiti dal sisma del 2009. Questo tipo di agevolazione è stata sempre concessa dallo Stato in occasione di qualsiasi calamità naturale dal 1990 ad oggi. Anzi in tutti i casi gli aiuti sono stati maggiori perché il periodo di sospensione del pagamento è stato più lungo (da un minimo di 3 anni ad un massimo di 7) mentre in Abruzzo è durato meno di 2; perché l'inizio del pagamento è stato posticipato significativamente (anche oltre 10 anni) mentre in Abruzzo meno di 3; e perché l'abbattimento è stato dal 60% al 90%, in Abruzzo del 60%. L'U.E. consente che uno Stato risarcisca le proprie imprese per i danni subiti dalle calamità naturali, ma deve esserne informata prima che la Legge in questione entri in vigore. La Commissione Europea ha richiamato l'Italia per tale "dimenticanza" dando la possibilità alle imprese beneficiarie di dimostrare i danni.
Ovviamente a distanza di tanto tempo la ricostruzione fattuale e documentale è impossibile per cui l'U.E. ha dovuto ordinare il recupero. Il recupero, però, è stato disposto solo per l'Abruzzo in quanto negli altri casi sono passati oltre 10 anni dalla calamità e le imprese italiane hanno l'obbligo di conservare la documentazione solo per tale lasso di tempo. Inoltre, se deve essere effettuato il recupero, esso deve essere assoggettato anche alla sanzione del 30% oltre interessi ed aggio dell'Esattoria (4,65%). In termini numerici: a fronte di imposte sospese per € 100,00 oggi il contribuente deve versare € 150,00 e deve farlo immediatamente.
2)Capitolo "Ricostruzione": grazie al Governo in carica finalmente la consistenza finanziaria per la ricostruzione ammonta a circa 6 miliardi di euro, rubricati nella "competenza" della contabilità pubblica. Questo è merito del tuo Governo: adesso serve la "correntezza" dei rifornimenti di cassa, in allineamento con le produzioni di cantiere e la maturazione dei SAL (stato avanzamento lavori). Ogni anno la capacità di cantiere della ricostruzione aquilana, sul piano dei mandati di pagamento, "cuba" tra 900 milioni e 1 miliardo di euro, anche grazie alle 96 gru in esercizio, contate personalmente, che rappresentano una ambiziosa alberazione tecnologica della nuova città. A questo punto, arrivati alla fase 3 post terremoto, occorre una precisazione delle norme che consentano semplificazioni e velocizzazioni procedurali.
3)Necessità infrastrutturale: com'è noto L'Aquila ha una prossimità straordinaria a Roma ed una problematica vicinanza al mare che in Abruzzo significa prevalentemente Pescara. L'Aquila con facilità raggiunge Roma attraverso la gomma e dall'altra parte, per arrivare e tornare da Pescara, la Strada Statale 17 è l'unica arteria viaria che si percorre a velocità sostenibile con l'aggiunta di un pezzo di autostrada A25, con 1 ora e 20 minuti, quando va bene. E' necessario che i 50 km di S.S.17 che distanziano L'Aquila da Bussi, nella direzione di marcia L'Aquila/Pescara, escludendo i tratti già eseguiti o di prossimo cantiere, siano oggetto di progettazione esecutiva e copertura finanziaria. Se si fosse realizzata questa struttura funzionante negli anni '70, non avremmo avuto il conflitto L'Aquila-Pescara e la duplicazione di sedi e strutture.
4)Uscita dal commissariamento della sanità e programma di edilizia sanitaria: la Regione Abruzzo chiede l'uscita dal commissariamento della sanità, in quanto nell'ultimo anno sono stati raggiunti tutti gli obiettivi fondamentali richiesti dal Ministero della salute. Inoltre questo Governo Regionale si propone di operare una profonda trasformazione dell'offerta dei posti letto, attraverso la realizzazione di cinque nuovi ospedali in sostituzione di quelli esistenti ad Avezzano, Sulmona, Lanciano, Vasto e Giulianova, la necessaria urgente cantierizzazione della centrale operativa del 118 con eliporto ed hangar presso l'Ospedale civile San Salvatore di L'Aquila, in aggiunta al naturale completamento di ciò che è atteso da decenni, di ciò che deve essere aggiunto per una struttura degna del capoluogo di regione.
5)Connessione alle Reti Ten-T: la Regione Abruzzo ha avviato da tempo un proficuo dialogo con le strutture comunitarie per l’ingresso nelle reti transazionali delle Reti Ten-T, con un documento che è stato inviato a giugno e che contiene ulteriori priorità che l'Abruzzo propone. In particolare, il Governo Regionale propone il miglioramento e l'implementazione della fondamentale infrastruttura stradale e soprattutto ferroviaria lungo la dorsale Adriatica, rimediando a 25 anni di disinteresse centrale e territoriale. Dopo il sì degli organi europei occorre il lavoro di progettazione infrastrutturale e di copertura finanziaria dello Stato italiano.
6)Trivellazioni petrolifere nei mari Adriatico e Ionio: le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Puglia e Molise si sono riunite il 24 luglio scorso a Termoli per concordare una linea comune in difesa dell'ambiente marino a rischio trivellazioni. I presidenti hanno confermato il loro no ad opere di trivellazione, ribadendo l'intenzione di avviare un dialogo con il Governo. Chiediamo al Governo di mettere al riparo i nostri mari dall'economia petrolifera: l'Abruzzo vuole cogliere tutte le opportunità del turismo ambientale e della difesa del mare blu. Luciano D'Alfonso governatore dell’Abruzzo