CHIETI I sindacati, tranne l’Ugl, sembrano tutti d’accordo: l’aumento delle tariffe andava adeguato alle spese di gestione aziendale già dallo scorso anno. Meno soddisfatti, invece, la società che gestiscono il trasporto locale, la panoramica, che avrebbe voluto ottenere aumenti più consistenti autorizzati dalla Regione. E poi ci sono loro, i pendolari, che bocciano senza appello «i ritocchi» dei prezzi scattati già da ieri. I mugugni dei viaggiatori che utulizzano il bus per spotarsi dai quartieri periferici in centro, soprattutto anziani, sono iniziati di buon’ora quando al momento dell’acquisto del biglietto unico giornaliero o di quello integrato a 90 minuti invece dei soliti 2 euro e ottanta per il primo e un euro e dieci per il secondo, si sono visti costretti a sborsare rispettivamente 3 e un euro e 20. «I costi aumentano» protesta un pensionato «ma il servizio è il medesimo. Madonna del Frddo, per esempio, dopo le 21,30 si è tagliati fuori dal resto della città perché i bus non circolano più. La domenica» aggiunge «è ancora peggio perchè l’ultima corsa che collega al centro è alle 19,30». Contrariati anche i pendolari che utilizzano abbonamenti mensili a vista per l’area metropolitana Chieti-Pescara il cui costo è salito dai 36,6 ai 38 euro e 10 centesimi. Stesso discorso per gli abbonamenti mensili nominativi per l’intera area metropolitana, il costo sale dai 28,60 ai 30 euro. Più corposi gli aumenti relativi agli abbonamenti annuali. Il record spetta a quello «dedicato» agli over 65: da 341 a 357 euro e 10 centesimi. Meno peggio per gli abbonamenti annuali per studenti: dai 193,60 ora si dovranno sborsare 202,70 centesimi. A dare la notizia sull’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale «a seguito della delibera di giunta regionale del 4 agosto scorso» è l’assessore comunale a traffico e viabilità Mario Colantonio. «Si tratta di piccoli aumenti necessari per fare fronte alle spese crescenti di gestione dell’azienda La Panoramica»sottolinea Domenico Di Fabrizo della Fit-Cisl «i prezzi andavano ritoccati già dallo scorso anno e si è tenuto conto soprattutto delle esigenze degli utenti». Non la pensa così Giuseppe Lupo (Ugl trasporti): «Prima di aumentare il costo di biglietti e abbonamenti, specie quelli riservati agli studenti, le aziende devono tagliare gli sprechi. Il presidente di Tua (la nuova società regionale di trasporto pubblico costituita dalla fusione di Arpa, Gtm e Sangritana ndr) Luciano D’Amico, ha annunciato 180 esuberi, ma si continuano a pagare fior fior di straordinari. Un controsenso che non giustifica alcun aumento per gli utenti. E poi» aggiunge «se proprio bisogna rincarare i costi va offerto a fronte un servizio migliore ai cittadini troppo spesso costretti a viaggiare su trabiccoli senza aria condizionata, scomodi e che si guastano in continuazione».