MANOPPELLO Si avvicina la riapertura delle scuole e a Manoppello torna d'attualità la questione del biglietto unico per il trasporto urbano. Caso sollevato da qualche tempo, sottolineato spesso dalle vibranti rimostranze dei residenti, soprattutto genitori che devono affrontare spese per il trasporto dei figli. Tante proteste, ma la soluzione non si vede. La storia si ripropone nuovamente e questa volta viene sottoposta all’attenzione della neonata società unica del trasporto abruzzese (Tua), affinché nella riprogrammazione delle corse e dei servizi nei centri dell’entroterra possa considerare anche questo appello lanciato dalla Bassa Val Pescara. Il problema è che Manoppello è ricompreso solo in parte nell'area metropolitana Chieti-Pescara. È inclusa l’area dello Scalo, a ridosso della Tiburtina, confinante con la conurbazione Chieti-Pescara. Qui la società di trasporto - gomma e ferrovia - offre agevolazioni ai residenti, escludendo però parte della popolazione manoppellese che vive nel centro storico. L'area dello scalo è ben servita, al contrario di quella più interna. «Accade che un residente dello Scalo» spiega l'edicolante Simona Ilario «paghi solo 1.20 euro per andare a Chieti o Pescara, mentre per chi abita nel centro urbano raggiungere le stesse località costi il doppio, perché deve pagare 1.20 euro anche per la tratta che va dal centro allo scalo». I residenti del centro storico sono doppiamente penalizzati. Chi vuole recarsi alla basilica del Volto Santo (quasi un chilomentro dal centro, circa 7 dalla scalo) deve in ogni caso pagare 1.20 euro, costo esoso soprattutto per gli anziani con pensioni minime. «Una situazione che ha dell'incredibile» commentano i residenti «se solo si pensa che parliamo della stessa città i cui cittadini dovrebbero godere degli stessi diritti e dei medesimi doveri. I manoppellesi però oggi sono determinati ad andare avanti e a fari sentire, dopo aver constatato la mancanza di interesse, negli anni passati, di chi avrebbe dovuto attivarsi. Resta il fatto che da tempo si parla di incongruenze la cui soluzione sembra non interessare nessuno. Ora si chiede un’ azione forte all'amministrazione comunale, minoranze comprese, che possa pesare ed essere presa in considerazione dalla nuova società del trasporto pubblico regionale. Si fa appello anche al governatore, Luciano D'Alfonso, per cercare di agevolare una equa soluzione del problema.