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Pescara, 23/11/2024
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Data: 26/08/2015
Testata giornalistica: Mapero'
L'isolamento ferroviario dell'Abruzzo - Evviva la Freccia lumaca di Lilli Mandara

Niente da fare. Lo sbandierano pure, ci fanno una esibizione di muscoli. Ma non sono bravi per niente, anche se si arruffianano i campanili. Non lo sanno che più fermate fa il Freccia bianca più diventa Freccia lenta? Ma se avessero il Freccia Rossa e quindi l’Alta velocità, che farebbero, chiederebbero fermate per ogni città in cui prendono voti?

Eccerto, magari anche a Ortona con puntatina ad Arielli, avanposti familiari e politici del sottosegretario Camillo D’Alessandro. E a Lettomanoppello, che ha dato i natali al governatore Luciano D’Alfonso. Ecchecivuole, basta prendere da Pescara il binario per Roma e poi tornare indietro, Sperando che Sulmona non se ne accorga.
Perché ora, dopo Giulianova, il freccia bianca per par condicio fermerà anche a Vasto. E con Pescara fanno tre. Ce lo fa sapere D’Alessandro, che annuncia roboante una riunione a Roma oggi con Trenitalia per “la definizione dell’accordo relativo alla fermata del Frecciabianca alla stazione di Vasto-San Salvo a partire dalla prossima stagione”.

“Si tratta di un grosso risultato dell’attuale Governo regionale – ha commentato D’Alessandro – visto che nel 2011 Trenitalia aveva deciso di chiudere sia la fermata di Giulianova che quella di Vasto. Adesso, invece, abbiamo ottenuto la riapertura di entrambe: quest’anno a Giulianova ed il prossimo anno a Vasto”.

Ma potevamo ottenere il Freccia Rossa noi? Ora lo sappiamo perché l’Abruzzo è stato escluso dall’alta velocità: qui funziona ancora il porta a porta.

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