Il Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile, sigla che racchiude le maggiori associazioni che, in Abruzzo, si occupano di ambiente e mobilità dolce, ha scritto una nota al Governatore della Regione Abruzzo e ai componenti della Giunta e del Consiglio Regionale, per evidenziare come l’aumento dei titoli di viaggio, previsto al prossimo settembre, senza che ci sia stato un miglioramento dei servizi, soprattutto in chiave di mobilità sostenibile, sia controproducente in termini di utilizzo dei mezzi pubblici.
Il CAMS sottolinea come sia “necessario rivedere il sistema dei servizi pubblici” procedendo “ad una riorganizzazione generale del sistema del TPL, eliminando gli sprechi e migliorando i servizi” con una “strategia generale sul Trasporto Pubblico Locale.”
Il coordinamento di associazioni si chiede che fine abbiano fatto il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) ed i relativi Piani di Bacino di Traffico del Trasporto Pubblico Locale di competenza provinciale e chiede l’istituzione di un biglietto unico regionale per gomma e ferro integrando il sistema dei trasporti pubblici locali con il sistema di bike sharing previsto dal progetto VIAVAI.
Nella nota si evidenzia che “mentre la Regione annuncia l’adesione al progetto CROWD4ROADS, che incentiva ancor più l’utilizzo dell’auto privata, seppur in modalità condivisa, non c’è la stessa attenzione per lo sviluppo dell’unica strategia che potrebbe decongestionare le nostre città, e cioè l’utilizzo congiunto dell’intermodalità tra Trasporto Pubblico Locale e bicicletta” e si lanciano alcune proposte: favorire il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici (treni e bus); incentivare un sistema di bike sharing che completi il sistema del trasporto pubblico urbano; adottare politiche, anche urbanistiche, per favorire l’utilizzo della bicicletta e del TPL in ambito urbano ed extraurbano; realizzare un piano regionale della mobilità ciclistica e una rete ciclistica regionale, in attuazione della L.R. 8/2013; favorire l’adozione, da parte dei Comuni, di Piani Comunali per la mobilità ciclistica (Biciplan); creare un ufficio regionale delle mobilità ciclistica; prevedere la figura del “mobility manager” sia all’interno della Regione Abruzzo che nelle Province e, almeno, nei Comuni capoluogo e di maggiore importanza.”
In conclusione, se aumenti ci devono essere, che siano almeno funzionali ad un miglioramento dei servizi, nell’ottica del favorire sempre più l’utilizzo dei mezzi pubblici e della bicicletta, con un notevole vantaggio sia per l’ambiente urbano che per l’economia delle famiglie abruzzesi.