PINETO «Ho atteso l’autobus dell’Arpa rischiando di essere falciata dalle auto». Questa la denuncia di una viaggiatrice che è solita attendere i mezzi alla fermata sulla statale 16 di fronte al Mercatone Uno di Scerne di Pineto, direzione Giulianova. È facile verificare le criticità e i pericoli per ogni viaggiatore nella zona in questione: proprio di fronte al centro commerciale la fermata bus non ha pensilina, nè piazzola di sosta. Il cartello Arpa è stato sistemato in maniera posticcia dentro un vecchio tubo di ferro arrugginito e piegato. L’attesa del bus avviene sul ciglio della strada tra rovi, cartacce ed erbe secche. Sporgersi in avanti è un “obbligo” (pericoloso, aggiungiamo) per essere notati dal conducente in corsa. In caso di pioggia non c’è un riparo e si è esposti agli schizzi di auto e camion che transitano ad alta velocità. Poco più avanti, di fronte alla stazione ferroviaria di Scerne, c’è una pensilina con vetri imbrattati da cartelloni pubblicitari. Sotto il sedile ci sono rifiuti a non finire, ma il problema delle fermate da terzo mondo non riguarda solo Scerne. A Pineto, di fronte alla Bcc, le fermate temporanee estive poste sulla statale obbligano i viaggiatori ad attendere il bus sdraiati a terra. A Silvi di fronte al centro Universo giorni fa segnalammo una pensilina con vetri rotti con tanto di lame taglienti a vista. Proprio di fronte al distretto sanitario nei pressi della Torre di Cerrano molti turisti e cittadini attendono l’arrivo dei pullman a pochi centimetri dalla carreggiata. La situazione non cambia sulla provinciale 28 che porta da Pineto ad Atri dove in alcuni punti i rovi sulla strada rendono invisibili i cartelli.