Una verifica sulle procedure finalizzate allo sfruttamento di risorse per 3 milioni e mezzo provenienti dai fondi Par Fcs che la Regione ha girato appositamente per il porto e tempi stretti per l’approvazione, entro il 10 settembre, di un progetto mirato alla realizzazione di una barriera soffolta, finanziato per un milione e 900mila euro dal Provveditorato alle Opere pubbliche: questi i due importantissimi temi sui quali ieri si è concentrata la discussione al tavolo tecnico convocato ieri a Palazzo di città.
Lo sviluppo dello scalo marittimo pescarese rientra tra gli obiettivi prioritari dell’amministrazione comunale e prima ancora di quella regionale. Un traguardo ancora lontano ma che si intende perseguire con decisione, non foss’altro per le potenzialità e per i vantaggi che in prospettiva Pescara potrà vantare grazie all’inserimento del suo porto sotto l’Authority portuale di Civitavecchia, in un’ottica di collegamenti sull’asse Barcellona-Civitavecchia-Pescara-Balcani.
Allo stesso tavolo si sono ritrovati ieri il sindaco Alessandrini e il vice sindaco Enzo Del Vecchio, il persidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il provveditore alle Opere pubbliche Roberto Linetti, il comandante della Direzione marittima Enrico Moretti. Nondimeno rilevante la partecipazione di dirigenti e tecnici di regione, Comune e altri enti coinvolti nella pianificazione del potenziamento dello scalo sotto il profilo infrastrutturale.
«Una riunione operativa per restituire dinamicità al porto - ha commentato infine il vice sindaco Enzo Del Vecchio - in cui sono stati stabiliti tempi e modalità degli interventi funzionali che saranno messi in campo nei prossimi mesi. Il soggetto attuatore sarà il Comune, mentre nel ruolo di ente appaltante ci sarà il Provveditorato alle Opere pubbliche: questa scelta, maturata già da tempo, è stata ritenuta la più confacente per l’utilizzo sinergico di tutte le risorse disponibili messe a disposizione sia dalla regione che dal Ministero alle Infrastrutture».
Dal provveditore Linetti è arrivata la conferma che entro il 10 settembre sarà portato all’approvazione degli organi competenti il progetto per una scogliera soffolta disegnata per bloccare l’insabiamento della darsena commerciale. La stessa barriera farà parte del prolungamento del braccio nord del molo portuale in attuazione del Piano regolatore portuale. I tre milioni e mezzo resi disponibili dalla Regione serviranno invece a concretizzare l’apertura della diga foranea per ridurre ovvero eliminare l’efetto tappo alla foce del fiume Pescara. L’amministrazione ha espresso soddisfazione ma anche cautela: il rischio è che il cronoprogramma individuato possa subire ritardi.