TENSIONE IN COMUNE. Chi ha sentito le grida parla di una lite furibonda. Per il sindaco Alessandrini, che ha ricostruito l’accaduto, «non è successo nulla che non si possa ricomporre». Protagonisti della vivace discussione avvenuta martedì mattina in Comune sono stati il consigliere comunale Piernicola Teodoro e il dirigente Guido Dezio, che dopo quanto successo ha annunciato le dimissioni da capo di gabinetto del sindaco. «Non sono autorizzato a parlare dell’accaduto, basta chiedere al sindaco, oggi sono in ferie» è stata la risposta laconica di Dezio al cronista. E se il sindaco ha già messo in moto un’azione diplomatica per ricomporre lo strappo, per il consigliere Piernicola Teodoro non sarebbe accaduto nulla di speciale: «C’è stata una divergenza di vedute su una delibera e in democrazia credo che ognuno sia libero di dire come la pensa, ma la cosa finisce lì». Bisognerà capire però come finisce e con quali conseguenze per l’amministrazione di Alessandrini: difficile rinunciare a un collaboratore di fiducia come Dezio, capo di gabinetto. Un ruolo che assegna a Dezio una veste più politica rispetto a quello di dirigente delle finanze: e proprio la difficoltà a far convivere questo doppio ruolo - a far convivere cioè l’esigenza di far quadrare i conti e alcune scelte politiche - avrebbe determinato martedì quel vivace scambio di vedute. A quanto pare la discussione s’è accesa in relazione alla domanda di un’associazione professionale per ottenere ovvero per rinnovare l’uso di locali adibiti a sede. Richiesta della quale sarebbe stato informato il dirigente Dezio ma non l’assessore al patrimonio, cioè Veronica Teodoro, nipote del consigliere Piernicola: quest’ultimo avrebbe in sostanza rivendicato il ruolo decisionale che spetta alla politica e per questo si sarebbe scontrato con il dirigente e capo di gabinetto.