MAGLIANO DEI MARSI. È nato un caso che certamente farà discutere e che va ripreso anche a tutela delle categorie più deboli e meno protette: a un viaggiatore disabile fu negato l’accesso sul bus con le figliolette minorenni, di 4 anni e di 10 mesi, perché la linea di servizio non usufruisce di una convenzione con la Regione Abruzzo e la tessera di viaggio di cui era in possesso non è valida per quella linea. Si tratta di una persona originaria di Magliano dei Marsi di 40 anni che nel mese passato voleva salire sul bus Arpa (nella foto) che effettua la corsa Roma-Avezzano e che voleva raggiungere il capoluogo marsicano. Il personale però gli negò la gratuità del viaggio e l’interessato ne mise al corrente i carabinieri. Ne è nato un caso e per tutelarsi quel cittadino si è affidato all’avvocato Antonio Pascale sostenendo che la tessera di disabilità gli dovrebbe garantire i mezzi di trasporto gratuiti.
LA SOCIETÀ
Ieri la Tua, la società unica dei trasporti, ha chiarito che «la normativa regionale prevede la gratuità per i disabili solo su servizi di trasporto pubblico assistiti da contributo all’interno del territorio abruzzese». La legge dunque «prevede il passaggio gratuito sui mezzi di trasporto pubblico locale della Regione Abruzzo per alcune categorie di cittadini, fra le quali i disabili, solo ed esclusivamente sui servizi assistiti da contributo o corrispettivo regionale, compresi i servizi ferroviari, che riguardano gli spostamenti all’interno del territorio regionale». L’azienda si rammarica ma sostiene di non aver discriminato nessuno. Incredibile: i disabili, dunque, usufruiscono della gratuità solo dal confine con l’Abruzzo in poi. Prima no. In questo caso occorrerebbe concludere che anche se la legge parla chiaro, la morale e il buon senso spingerebbero a considerare la eventualità di cambiare drasticamente la normativa.