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Pescara, 23/11/2024
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Data: 28/08/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«Gerosolimo assessore». Ma in giunta non c’è posto. D’Alfonso conferma l’arrivo nell’esecutivo del capogruppo di Abruzzo Civico. Lascerebbe Mazzocca (Sel). Il segretario Pd Rapino: c’è un problema politico

PESCARA E ora chi lascerà la poltrona ad Andrea Gerosolimo? Ieri dopo aver subito mesi di pressing, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha ceduto e ha scelto l’abbazia Celestiniana di Sulmona per annunciare l’arrivo in giunta del capogruppo peligno del movimento Abruzzo civico (due consiglieri all’Emiciclo). «Annuncio e confermo che Gerosolimo farà parte della squadra di governo della Regione nella veste di assessore», ha detto D’Alfonso ipotizzando una delega alle aree interne. «Adesso sarà nostro compito creare le condizioni affinché tutto questo avvenga nel tempo più breve possibile». Cioè entro il consiglio regionale del 1° settembre. Creare le condizioni in questo caso vuol dire fare posto, perché la compagine di giunta, sei assessori, è per statuto al completo. «Sto ultimando degli approfondimenti», ha aggiunto il governatore, «quello che è certo è che Gerosolimo entra in giunta. Ci doveva entrare all'inizio della legislatura poi si è determinata una diversa collocazione di persone e di ruoli, adesso è arrivato il momento, come io ho sempre sostenuto, nei confronti della forza politica ma anche del territorio». E a chi chiederà il sacrificio di farsi da parte? «Su questo stiamo verificando la possibilità di qualcuno di fare parte della fase organizzatrice e di avere ruoli nella fase di governo» ha spiegato il presidente «me ne sto occupando in queste ore per far sì che ciascuno si senta protagonista di questo ambizioso progetto di vita della regione». Si sa che è l’assessore di Sel Mario Mazzocca il candidato numero uno al trasloco. D’Alfonso avrebbe dapprima pensato per lui al posto di sottosegretario, oggi di Camillo D’Alessandro il quale tornerebbe capogruppo del Pd. Ma D’Alessandro non ne vuole sapere e per l’esponente di Sel sarebbe pronto l’incarico di presidente della commissione Sanità, oggi in capo al consigliere di Abruzzo civico Mario Olivieri. Il passaggio è delicato e non scontato. E ieri il segretario regionale Marco Rapino si è affrettato a intervenire: «Che ben vengano competenze e determinazione. Ora il tema politico riguarda il Pd. Se la logica non è opinione abbiamo superato il numero dei posti a disposizione per gli assessori. Ora la soluzione sta al presidente ma il tema politico riguarda il Pd. Sono impegnato con D’Alfonso a consultare i nostri assessori e consiglieri. Occorre una strategia che ci consenta di avere una maggioranza ampia su cui contare e che ci permetta di velocizzare il progetto di riforma della nostra regione». Insomma, avverte Rapino, attenti a non irritare troppo Sel. E Gerosolimo? Si limita a dire che l’incarico non è formalizzato che l’annuncio di D’Alfonso «è una fuga in avanti», che «siamo in una fase di confronto con il presidente della Regione». Il «siamo» sta per gli aventiniani Luciano Monticelli, Olivieri e l’assessore in pectore che nell’ultimo consiglio regionale hanno lasciato a piedi la maggioranza facendo mancare il numero legale. Puntuale arriva il commento del consigliere del M5s Domenico Pettinari: «Bloccare i lavori del consiglio regionale, non presiedere a commissioni di rilevante importanza per gli abruzzesi e tenere in scacco la maggioranza con la conta dei voti, questo è il metodo con il quale ci si assicura un assessorato nella Regione Abruzzo. Ma in un Paese normale un consigliere di maggioranza che mette a rischio la Giunta con il ricatto dei numeri sarebbe allontanato ed invitato alle dimissioni».

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