TERAMO «La giunta municipale ha dovuto recepire la delibera con la quale la giunta regionale ha adeguato le tariffe del Trasporto pubblico locale. Si tratta di un atto dovuto ma assolutamente non condiviso che non poteva essere eluso dall'amministrazione comunale». Comincia così una nota diffusa ieri dal Comune di Teramo, che continua: «Si esprime comunque, per l'ennesima volta, la disapprovazione di un metodo al quale gli enti sovraordinati - dal Governo centrale alla Regione - ricorrono sempre con più frequenza, imponendo ai Comuni vincoli normativi che li obbligano a fare da meri esattori di tasse o tributi che poi finiscono in altre casse pubbliche». Il sindaco Brucchi, si conclude la nota, «torna a chiedere autonomia impositiva e fiscale, per consentire ai Comuni di attuare reali forme di autogoverno, capaci di garantire ai cittadini la vera tutela degli interessi propri e collettivi». L’amministrazione teramana nei giorni scorsi ha chiesto – invano – alla Regione, con una lettera, di ripensare il provvedimento con cui vengono ritoccate verso l’alto le tariffe del trasporto pubblico.