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Pescara, 23/11/2024
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Data: 28/08/2015
Testata giornalistica: Mapero'
E Camillo perde il treno di Lilli Mandara

Signori, si scende. Ha compilato comunicati, postato su Facebook, sbandierato ai quattro venti. Ha annunciato, pronosticato, promesso. Martedi il giorno fatidico: incontro a Roma con Trenitalia per strappare la famosa fermata del Freccia bianca a Vasto. È questa la Regione dei fatti, ci ha ricordato il sottosegretario abruzzese Camillo D’Alessandro, e’ questa una vittoria del presidente Luciano D’Alfonso: prima la fermata a Giulianova e ora a Vasto, che in Abruzzo con Pescara fanno tre. Com’è andata?

Non è andata. Nel senso che lui ha perso il treno, oppure ha sbagliato coincidenza, insomma martedì non si è presentato. Non si è presentato nessuno della Regione Abruzzo.

Così alla fine a Roma era presente solo una delegazione del Comune di Vasto che laconicamente ammette: nessuna vittoria. Trenitalia si è riservata la prognosi, vedremo, forse l’anno prossimo, analizzeremo i dati e vi faremo sapere. Arrivederci e grazie. Gli operatori turistici partono lancia in resta contro la Regione, che non fa gli interessi del territorio, che parla parla ma non conclude, e che invece Giulianova.

Adesso: non è che la Regione ci ha ripensato (perché un Freccia bianca che fa tre tappe in una regione lunga circa 150 chilometri diventa una Freccia lumaca), no proprio per niente; non è neppure che il sottosegretario stesse poco bene (perché era in terza fila all’incontro con Renzi all’Aquila). Quindi due sono le ipotesi: o se n’è scordato; oppure era troppo agitato per la visita del premier, finita come sappiamo. Un disguido, forse, dicono alla Regione: vado io no vai tu, no e’ meglio che vada lui. Enniente, questo è’ il livello di interesse annunciato a colpi di comunicati. In ogni caso: bocciato.

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