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Data: 29/08/2015
Testata giornalistica: Il Centro
D'Alfonso: «La protesta non si fa lanciando sanpietrini». Risponde il Direttore Mauro Tedeschini

Caro direttore, la visita di Matteo Renzi martedì a L'Aquila aveva un obiettivo preciso: inserire l'Abruzzo in generale e L'Aquila in particolare nell'agenda del governo. La genesi dell'evento è stata la seguente: alla direzione nazionale del Partito Democratico, convocata il 7 agosto scorso per discutere del Meridione, ho parlato con il Premier e gli ho chiesto di venire in Abruzzo. L'avevo già fatto in altre due occasioni: prima in un incontro al Nazareno, poi a palazzo Chigi. Renzi mi ha detto: la data è il 25 agosto, e te ne darò conferma a breve. Io gli ho proposto: facciamo una giornata di lavoro al Gran Sasso Science Institute che veda un incontro con le categorie produttive, e lui ha accettato. Poi il sindaco Massimo Cialente ha pensato anche ad un ricevimento a palazzo Fibbioni come evento simbolico nell'ambito della rinascita aquilana. Quando ho avuto la conferma, mi sono riempito di entusiasmo perché la sua venuta e il suo ascolto erano garanzia dell'ingresso dei nostri territori nell'agenda di governo. Le aspettative non sono state affatto deluse: Renzi ha garantito che l'Abruzzo entrerà nel Masterplan per il Mezzogiorno come prima amministrazione a presentare progetti; inoltre ha mostrato grande interesse per la legge sulla ricostruzione, per la battaglia da fare a Bruxelles contro la restituzione delle tasse, per il potenziamento infrastrutturale e per il sostegno ai centri di ricerca come il Gran Sasso Science Institute, e ha chiesto un approfondimento sul tema della difesa dell'economia del sole e del mare blu. Questo è quello che abbiamo ottenuto, oltre alla promessa di una nuova visita tra dodici mesi per effettuare un monitoraggio completo della situazione. A fronte di tutto ciò, ho visto tratti di quella giornata trasformati in sanpietrini. La democrazia è certamente fatta anche di protesta, ma avevano dei bersagli quelle pietre? Se sì, erano destinate alle idee del governo o, come è purtroppo accaduto, alle persone? E l'Abruzzo può essere rappresentato da quei sanpietrini? Il sonno della ragione genera mostri, non dimentichiamolo mai.

Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo

Sono meno ottimista: ho ascoltato Renzi con attenzione e mi sembra che abbia preso solo impegni generici, tutti da verificare in un futuro in cui le situazioni cambiano alla velocità della luce. Personalmente, poi, non vado pazzo per le visite di questi personaggi: spesso si trasformano in una parata in cui questo o quel politico sgomita per essere fotografato con il capo del governo. Ma le decisioni vere, poi, si prendono nei sancta sanctorum dei ministeri.

Mauro Tedeschini

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