VASTO Può la forza dei social a costo zero polverizzare in due giorni gli sforzi di promozione turistica di agenzie ed eventi ad hoc? Sembrerebbe di sì. Tutto è iniziato con un tweet di Selvaggia Lucarelli: «A guardare Fb, gli italiani sono tutti in Grecia, Thailandia e Formentera. Io tifo per quelli che fotografano gli arrosticini in Abruzzo». Alla simpatica blogger sono bastate queste poche righe per scatenare l’orgoglio abruzzese e non solo: 348 retweet e 765 like. E il bello doveva ancora venire. Con un altro tweet sul tema, la Lucarelli ha lanciato il «contest più glamour dell’estate! Manda la tua foto con l’arrosticino abruzzese». Il lancio del «concorso senza premi» ha generato una valanga di scatti fotografici con al centro la prelibatezza regionale in varie salse, «mamme, bambini, comitive, nonne e belle ragazze». Selvaggia Lucarelli conosce bene gli arrosticini: i suoi nonni sono di Vasto e Cupello e da sempre lei torna in vacanza da queste parti. «L’arrosticino è stato il mio latte in polvere» scrive, guadagnando altri consensi e condivisioni. E il contest è replicato anche su Facebook. Il successo dell’iniziativa nata per caso bussa anche alle porte dell’Expo milanese dove l’Abruzzo cerca di mettersi in mostra (pagando fior di quattrini). L’account twitter ufficiale della manifestazione partecipa postando la foto di un emiro arabo intento a sfilare i bocconcini di pecora. E poi un’infinità di immagini, compresa «la più antica foto del sacro rito degli arrosticini», datata 1930 e scattata a Civitaquana. C’è anche un breve siparietto con la senatrice Pezzopane, stuzzicata su Twitter: «So anche prepararli -afferma-. Sono buonissimi ma devono essere di pecora di montagna e cucinati sulla brace». Ormai è fatta, la Lucarelli è ambasciatrice dell’abruzzesità e il presidente D’Alfonso la invita in regione in dialetto: «Chi stì 'spttà?». A fine contest si contano oltre 2mila foto, Selvaggia dichiara vincitori «il signore che griglia sugli scogli e la signora che alimenta la fiamma della brace col phon.Wl’Abruzzo!W gli arrosticini!». E a vincere davvero è il brand “arrosticino” che in pochi giorni conquista la rete senza un euro di spesa.