LANCIANO «La rete viaria della provincia è in unostato pietoso emedievale, non più in grado di sopportare un volume di traffico così intenso». Torna a lanciare l'allarme il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ex presidente della Provincia, dopo l'incredibile caos dell'altro ieri con decine di chilometri di code sulla A14 e serpentone di auto e camion sulla statale 16 da Fossacesia a Francavilla, fino a notte, conun passo indietro di 40 anni.
VIA PERICOLOSA «L'incidente che ha paralizzato il traffico in Italia lungo la dorsale Adriatica - dice Di Giuseppantonio - ripropone l'inadeguatezza e la pericolosità della viabilità abruzzese, specie nel tratto che attraversa la provincia. Per questo ho chiesto al presidente della Regione Luciano D'Alfonso di guidare una delegazione composta da sindaci e parlamentari per rappresentare direttamente al Governo le condizioni intollerabili delle strade nel nostro territorio che ha una rete viaria medievale. Ogni volta che succede un incidente sulla A14, dove addirittura in alcuni trattinon c'è corsia di emergenza - aggiunge Di Giuseppantonio - va in tilt tutta la rete Adriatica e le strade provinciali. Regione e parlamentari devono farsi sentire a Roma perché questa situazione provoca danni non solo all'Abruzzo ma all'economia dell'intero Paese ». Da Presidente della Provincia Di Giuseppantonio ha portato avanti per anni questa battaglia, senza risultati. Ma l'incidente al sugo di pomodoro sull'A14, tra Ortona e Pescara, non ha precedenti sull'incredibile blocco viario. Autostrada a parte non gode certo ottima salute neppure la SS 16, specie sulla Costa dei Trabocchi, infarcita di curve, per la cui sistemazione la stessa Anas, presenti i massimi dirigenti, e pure D'Alfonso, presentò l'11 gennaio 2012 a Fossacesia un ciclopico progetto di adeguamento di 4,2 milioni di euro, da Ortona a Vasto, «perchè la SS 16, si disse, è pericolosa e va ammodernata. Le sue attuali condizioni non sono più assolutamente gestibili con ponti che crollano e viadotti interdetti al traffico pesante ».