L'AQUILA - Sembrava ormai cosa fatta con il ''sì'' dei Comuni aquilani, e invece tutto da rifare per il lotto C di collegamento tra Bazzano (L'Aquila) e Barisciano, fermo al palo da 4 anni e parte del più grande progetto della Variante sud per il collegamento veloce tra il capoluogo e Pescara.
I sindaci dei Comuni di Poggio Picenze, Barisciano, Fossa, Villa Sant'Angelo, San Demetrio e L'Aquila e le Onlus di San Gregorio Rinasce e Onna non hanno infatti trovato per ora nessun accordo sul tracciato che dovrà seguire l'arteria stradale.
I nodi sono venuti al pettine oggi pomeriggio, durante un infuocato incontro-scontro nel quale sono volate anche parole grosse, convocato all'Emiciclo dal consigliere regionale del PD e presidente della commissione Territorio Pierpaolo Pietrucci.
Uno scontro dal quale potrebbe nascere lo stop per la prosecuzione del maxi progetto di collegamento veloce tra L'Aquila e Pescara per cui il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha stimato un investimento di 150 milioni di euro del quale discuterà in un incontro con il premier Matteo Renzi entro la fine dell'anno.
Una prima riunione "interlocutoria" che tuttavia non ha fatto chiarezza, né convogliato verso una posizione unanime i primi cittadini dei comuni interessati, anzi ha acuito le posizioni divergenti.
Nodo del contendere, i due progetti di collegamento tra Bazzano e Barisciano, il primo proposto dall'Anas che fa passare il tracciato a monte di Poggio Picenze con un allargamento e ammodernamento dell'attuale statale 17 e il secondo, proposto in alternativa dai Comuni, che fa passare il lotto C a valle di Poggio Picenze, fino ad arrivare al nucleo industriale di Fossa.
L'impasse è arrivata nei mesi scorsi, quando alla conclamata opposizione del sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, al progetto che passa a valle di Poggio Picenze, si è aggiunta anche quella dell'amministrazioni di Fossa e la posizione dubbia di quella di Poggio Picenze fino a pochi mesi fa d'accordo con lo studio di fattibilità dei Comuni proposto in alternativa a quello di Anas.
Lo studio di fattibilità è stato già consegnato e approvato alla struttura tecnica di missione del ministero dei Trasporti a Roma.
Gli animi si sono scaldati quasi subito, dopo la presa di posizione di Di Paolo che ha ribadito il suo pieno appoggio all'allargamento dell'attuale statale 17, prendendo le distanze da tutti gli altri Comuni, prima di specificare "di non essere mai stato invitato a nessun incontro dei sindaci dai quali è poi scaturito lo studio di fattibilità".
"Barisciano è stato tagliato fuori da tutto perché contrario", ha detto alzando i toni, prima di scontrarsi con Sara Cecala della Onlus di San Gregorio, di gettare all'aria il progetto e di uscire dalla sala, per poi rientrare dopo pochi minuti.
"Qui stiamo facendo l'interesse di tutti - ha detto Pietrucci - Quest'opera è voluta da ogni Comune ed è la più importante e strategica d'Abruzzo perché collegherà in 40 minuti L'Aquila e Pescara. Sarà fatta in ogni caso, ma è importante conciliare tutte le posizioni e far partecipare anche la popolazione e le associazioni a questa decisione che dovrà essere presa presto. Non oltre il mese prossimo".
Un clima tesissimo, quello di oggi pomeriggio, che si è acuito quando il sindaco di Poggio Picenze, Antonello Gialloreto, che ha fatto un timido passo indietro rispetto al suo predecessore Nicola Menna, ha affermato "che la decisione sul progetto da adottare spetta ai Comuni interessati direttamente dal passaggio della strada, cioè Barisciano, Fossa e Poggio Picenze e non tutti gli altri".
"Il progetto riguarda un intero comprensorio - ha ribattuto il primo cittadino di San Demetrio, Silvano Cappelli, appoggiato dal collega di Villa Sant'Angelo, Domenico Nardis - E proprio per questo bisogna unirsi e intraprendere un percorso unanime perché tutti i comuni hanno pari dignità. Anche i cittadini di San Demetrio come quelli di Poggio Picenze, percorrono le strade per l'Aquila e Pescara".
Un'arteria a scorrimento veloce che il presidente D'Alfonso ha immaginato a 4 corsie e che servirà "a valorizzare i nuclei artigianali di Fossa, San Demetrio e Barisciano, i borghi presenti sulla statale 17 che non verranno intaccati da nessun intervento impattante e anche il fiume Aterno", ha detto la Cecala.
Nei 150 milioni chiesti da D’Alfonso sono compresi i lavori di ammodernamento della strada statale 17 nei tratti tra Barisciano e San Pio delle Camere e tra Navelli e Bussi, ma anche la sistemazione del pezzo completato da qualche anno che si estende tra San Pio e Navelli, caratterizzato da rotatorie che rallentano il traffico.
Il lotto C è invece già finanziato da oltre 4 anni con circa 40 milioni di euro.
"Siamo aperti a ogni progetto, purché si faccia il bene dei territori e anche quello di Fossa - ha detto il sindaco Antonio Gentile - Forse è stata una mia leggerezza dire sì allo studio di fattibilità senza prima aver studiato bene le carte e i pareri negativi dell'Anas al riguardo. Non ho fatto marcia indietro, ma ho dato ascolto come è giusto che sia alla decisione del Consiglio Comunale. Inoltre, qualsiasi decisione dovessimo prendere, ho intenzione di ascoltare e vagliare le proposte del comitato di cittadini che si è costituito a difesa del territorio di Fossa".
L'assessore alle Opere pubbliche del Comune dell'Aquila Maurizio Capri, ha infine esortato i sindaci a trovare un accordo velocemente.
"Si tratta di una strada che riguarda tutti i Comuni e anche quello dell'Aquila - ha detto - Siamo aperti alle esigenze di ognuno, e a rivedere le proposte, ma non possiamo attendere altri 10 anni per completare questa strada che è un arteria fondamentale per la viabilità aquilana e abruzzese".
Pietrucci incontrerà nuovamente i sindaci, i comitati cittadini e le onlus dei vari territori martedì prossimo, mentre è fissato a giovedì della prossima settimana l'incontro con l'Anas e i primi cittadini.