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Pescara, 23/11/2024
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03/09/2015
Il Messaggero
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Tragico volo in A14, si muove la Procura. Era a cinque chilometri da casa, troppi da percorrere a piedi. In via di acquisizione le videoriprese nella zona del suicidio .Si cerca chi potrebbe aver accompagnato la ragazza L’appello del padre: «Se qualcuno sa qualcosa, ci aiuti». |
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Potrebbero arrivare dai filmati delle telecamere presenti sulla rete autostradale delle risposte sulla morte della ragazza i cui resti sono stati rinvenuti sulla corsia d'emergenza dell'A14, in direzione Nord, al confine tra Giulianova e Mosciano Gli agenti della sottosezione autostradale di Pescara Nord della Polstrada, che si stanno occupando degli accertamenti, hanno infatti acquisito le registrazioni delle videocamere presenti nella zona. Si indaga in tutte le direzioni e accertamenti sono in corso anche per ricostruire la giornata della ragazza e i suoi ultimi spostamenti, con l'obiettivo di chiarire le fasce orarie dei fatti. La Procura di Teramo, con il Pubblico ministero Irene Scordamaglia, ha aperto un fascicolo sulla morte della ragazza, perche, al momento, non ci sarebbero elementi tali da far archiviare la vicenda come suicidio. TRASFERIMENTO FANTASMADel resto sono ancora tanti gli aspetti della vicenda da chiarire, a partire da come la vittima sia arrivata sul luogo della tragedia. E proprio su questo punto si registra un appello del papà della ragazza, Luciano: «Se c'è qualche testimone che possa raccontare le ultime ore di mia figlia, come sia arrivata sul viadotto, si faccia vivo, non tema di essere coinvolto nella vicenda anche se non ha nessuna responsabilità». La ragazza, come già sottolineato, ha lasciato il telefonino ed altri effetti personali a casa di ritorno dal ristorante di Tortoreto dove aveva lavorato sino a tarda sera. Ma stava per lasciare quell'occupazione, perché era un impiego stagionale. La ragazza non aveva terminato gli studi e non aveva conseguito il diploma ma aveva deciso di andare a lavorare per l'estate nel ristorante. Alcune persone che la conoscono bene parlano di un periodo difficile della ragazza anche legato al fatto che un anno fa la sorella maggiore, alla quale era molto legata, aveva lasciato Tortoreto per andare a lavorare a Londra. Tornando sul fronte delle indagini, il punto da chiarire, in questa vicenda resta sempre uno: come Giulia possa aver raggiunto il cavalcavia, percorrendo a piedi, di notte, non meno di 5-6 chilometri A distanza di ventiquattro ore dal ritrovamento dei resti umani sul tratto di autostrada, sarebbero spuntati alcuni presunti testimoni. I resti della ragazza sono stati ricomposti presso nell'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo per l'esame del dna eseguito dall'anatomopatologo Gina Quaglione.
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