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Pescara, 23/11/2024
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Data: 04/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
L’attacco al sindaco finisce in bagarre. Il centrodestra si presenta in aula con magliette e cartelli chiede la testa di Alessandrini, ma alla fine litiga con M5S. Il presidente Blasioli sospende due volte i lavori e poi rinvia Pubblico inferocito, seduta a vuoto. Sabatini: «Ha perso la città».

Aperto e rinviato. Riaperto e nuovamente rinviato. Le magliette con la scritta “Alessandrini dimettiti” indossate dai consiglieri di centrodestra e i cori da stadio partiti dai banchi dell’aula e poi dal pubblico numeroso hanno trasformato sin dall’inizio in una bolgia il consiglio comunale straordinario convocato ieri pomeriggio per discutere la mancata diffusione, a fine luglio, dell’ordinanza di divieto di balneazione firmata dal sindaco Alessandrini. Il centrosinistra temeva l’imboscata - tra il pubblico moltissimi ex consiglieri e assessori di centrodestra tra cui Petri, Foschi, Fiorilli, Del Trecco e Cerolini con vari attachée al seguito e numerosi supporter cinquestelle - motivo per cui il presidente dell’assemblea, Antonio Blasioli, ha stroncato sul nascere lo show dell’opposizione sotto gli occhi di un Alessandrini sornione. «Togliete le magliette e cominciamo la discussione» è stato l’invito di Blasioli al centrodestra che, esibendo cartelli, invocava le dimissioni del sindaco. «Alessandrini dimettiti non è un’offesa, le magliette non le togliamo neppure se chiama i marines» gli hanno ribattuto Marcello Antonelli (FI), Guerino Testa (Ncd) a torso nudo e Carlo Masci (Pescara futura). Per tutta risposta la seduta è stata sospesa per un’ora, fino alle 18,13, decisione da molti vista come una fuga e l’aula è esplosa al grido di «dimissioni», «vergogna» e ancora «buffoni».
A VUOTO L’APPELLO M5S
Un’ora dopo la scena si è ripetuta - «chiediamo le dimissioni del sindaco e anche le sue» ha detto Antonelli a Blasioli - e immediato è stato un altro rinvio, alle 20. A nulla è valso l’appello della capogruppo cinquestelle Enrica Sabatini al centrodestra: «Vogliamo che il consiglio comunale si svolga, quindi togliete le magliette: vogliamo andare al voto sull’ordine del giorno sulla sfiducia al sindaco e che venga data la parola ai cittadini» ha detto Sabatini, ma senza successo: il centrodestra ha tenuto il punto, cioè le magliette, e come già un’ora prima in aula, all’annuncio del rinvio è esplosa la bagarre. «Vogliamo sentire le spiegazioni del sindaco per non aver diffuso il divieto di balneazione - ha aggiunto Erika Alessandrini del M5S -. Quest’aula dimostra che siete in maggioranza al Comune ma in minoranza nella città». E giù applausi.
Proprio quel riferimento alla sfiducia al sindaco ha consentito al capogruppo Pd Marco Presutti di smascherare centrodestra e cinquestelle: «Inaccettabile l’attacco di Antonelli al presidente, noi siamo qui per rispetto alla città e chiediamo rispetto - ha detto Presutti -. Avete spostato surrettiziamente il tema del consiglio per discutere la sfiducia al sindaco: rassegnatevi su questo». Alle 20,09 Blasioli ha riferito la decisione della conferenza di capigruppo: «Tutti i consiglieri, tranne i 5 stelle, hanno ritenuto che non ci siano le condizioni per continuare, la seduta è aggiornata ad altra data». «Oggi perde la città» ha detto Sabatini. Finita? No, la ciliegina l’ha messa il forzista Rapposelli: «I cinquestelle fanno solo vetrina»: quello che serviva per una litigata finale.

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