PESCARA La vicenda è finita in tribunale e in tribunale dovrà continuare anche secondo il presidente Luciano D'Alfonso che ha invitato Luciano D'Amico, presidente di Tua e Nicola Mattoscio a capo della Saga, a difendere, «rivolgendosi agli organi di giustizia competenti», la loro immagine accademica violata. A«macchiare» il buon nome dei due accademici (il primo rettore dell'università di Teramo,il secondo direttore all'università di Chieti), sarebbe stato l'onorevole Fabrizio Di Stefano che ieri ha annunciato un esposto alla Procura di Chieti, nel quale si chiede conto del doppio incarico, a suo dire illegittimo, ricoperto dai due prescelti da D'Alfonso per guidare le due società di «area» regionale. Di Stefano ha parlato in particolare di «documenti che dicono il falso» e di come i due, essendo impegnati a tempo pieno nell'attività accademica, non potrebbero ricoprire incarichi, specie se retribuiti, in società esterne. «Alla mia interrogazione – scrive Di Stefano – il Ministro ha risposto spiegando come, alla luce dell'autonomia universitaria, gli atenei stessi sarebbero dovuti intervenire. Non lo hanno fatto e non resta che la magistratura». «Le nomine- ribatte D'Alfonso – sono state disposte a seguito della verifica di tutti i requisiti di legge, in ordine alla piena conferibilità e compatibilità degli incarichi».