PESCARA - Forza Italia presenterà un esposto alla Procura di Chieti sulla vicenda delle nomine da psrte della Regione Abruzzo del rettore dell'Università di Teramo Luciano D'Amico alla presidenza della Tua, la società unica dei trasporti, e del professor Nicola Mattoscio dell'Università di Chieti al vertice della Saga, che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo. L'iniziativa è stata annunciata, questa mattina, a Pescara dai consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, e dal deputato Fabrizio Di Stefano, che su questa questione aveva presentato un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini.
Non si fa attendere la replica di D’Amico: “Sono sereno e tranquillo, l’incarico è stato assunto nel pieno rispetto della legittimità”.
Il Ministro nella risposta all'interrogazione di Di Stefano, aveva spiegato che i docenti universitari a tempo pieno (come appunto D'Amico e Mattoscio) non possono ricoprire altri incarichi, ma aveva anche spiegato che la Regione aveva comunicato allo stesso ministero che si trattava di incarichi a titolo gratuito.
Per gli esponenti di Forza Italia, però, se questo è vero per D'Amico, "ferma restando la circostanza della presunta incompatibilità tra il ruolo di rettore e di presidente della Tua", non è lo stesso per Mattoscio, che invece percepisce un compenso per il lavoro alla Saga, pubblicato nella sezione trasparenza dell'ateneo D'Annunzio.
In ogni, caso, sempre per la Giannini, si trattava di materie non di competenza ministeriale, in base alle norme sull'autonomia universitaria.
“La vicenda ha contorni sconcertanti – commenta di Stefano - da un lato il Ministro giustifica l’assegnazione degli incarichi in quanto gratuiti, quindi quello oneroso a Mattoscio è illegittimo; dall’altro c’è anche una relazione della Regione, inviata alla Giannini stessa, in cui si evidenza proprio la gratuità. Saremmo di fronte quindi a un documento che dice il falso. Questa purtroppo è la misura – spiega Di Stefano – di una Regione "facilona", che bluffa sugli atti ufficiali come se fosse una partita di poker. Di fronte a uno scenario simile, resta la Magistratura l’unico organismo che può fare luce definitivamente su questi incarichi che ritengo assolutamente illegittimi. Tra l’altro, qualora venisse recepito il mio esposto, che fine faranno tutti gli atti ufficiali prodotti in precedenza?".
Questioni che sono state portate più volte all’attenzione della Commissione di Vigilanza dal Presidente Mauro Febbo che sottolinea come “su troppe nomine decise dalla Regione ci siano stati dei problemi”.
“Questo è il loro modo di agire tutto particolare , per usare un eufemismo, conclude Febbo - che sono sicuro continuerà a produrre effetti negativi e a ritardare qualsiasi attività su enti e aziende pubbliche con le inevitabili perdite economiche”.
Sereno si dice D’Amico. “Auspico che ci sia presto un provvedimento della Procura che possa sancire la legittimità del mio incarico, svolto voglio ricordare gratuitamente e con spirito di servizio per una società regionale di straordinario rilievo".