Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.933



Data: 05/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
La crisi in Regione - Toto rimpasto a oltranza. Adesso è Paolucci che rischia la poltrona. La quadra non si trova, Rapino allarga il campo e offre la «testa» del super assessore. Ma ora bisogna fare in fretta

L'AQUILA Potrebbe sacrificare il suo agnello più prezioso il Pd sull'altare della crisi: la rinnovata lealtà espressa l'altra sera in un vertice dem (a cui hanno partecipato i consiglieri regionali - Monticelli escluso -, i segretari provinciali e i deputati) ai compagni di Sel «tanto in termini di programma , quanto in quella dei valori espressi - spiega il segretario Marco Rapino -, ci pone nella condizione di mettere a disposizione della soluzione tutte le postazioni della squadra di governo ». Tutte, compresa quella del super assessore Silvio Paolucci, che ha dato la sua disponibilità a fare un passo indietro. «La scelta è nelle mani del presidente», ribadisce però Rapino. L'opzione principale, per fare posto ad Abruzzo civico e ad Andrea Gerosolimo in particolare, resta sempre quella del «declassamento» di Mario Mazzocca da assessore a sottosegretario e il sacrificio di Camillo D'Alessandro che tornerebbe tra i banchi dei consiglieri (seppur come capo gruppo), ma se Sel non dovesse accettare questa ipotesi, allora il Pd potrebbe, per evitare ulteriori fratture, decidere di rimuovere l'assessore al Bilancio e alla Sanità, per poi avviare un difficile rimpasto (data anche la complessità delle deleghe di Paolucci). Dal canto suo Paolucci porterebbe a casa l'onore delle armi con l'importante obiettivo raggiunto di aver condotto l'Abruzzo fuori dal commissariamento. Anche se, è evidente, che la squadra di governo perderebbe la sua pedina più laboriosa e più preziosa. Dai banchi della maggioranza, d'altronde, arriva unsegnale non proprio distensivo nei confronti dell'ex segretario del Pd: «La scelta di una unica Asl (promossa da Paolucci su queste pagine l'altro giorno, ndr), che non esitiamo a definire scellerata - scrive il responsabile dell'Idv,Giuliano Di Nicola - inevitabilmente sposterà in un futuro prossimo il baricentro sanitario verso la costa. Quale sarà allora il ruolo della Agenzia sanitaria regionale (alla guida della quale c'è un uomo Idv, ndr), che si appaleserà essere un carrozzone dispendioso e una sovrapposizione di competenze».
IL TEMA E’ CALDO La sanità, inoltre, è il tema caldo e ancora irrisolto tra il presidente D'Alfonso e i tre dissidenti: all' accordo manca in particolare il tassello dei punti nascita, ovvero del punto nascita di Atri (campanile di Monticelli). D'Alfonso però è deciso a chiudere questa lunga parentesi che sta immobilizzando la Regione: mercoledì prossimo, al più tardi, potrebbe così arrivare il decreto di nomina di Gerosolimo ad assessore, sempre che Gersolimo accetti. Politicamente, infatti, Abruzzo civico, è più interessato a tenere serrate le fila del suo accresciuto gruppo, piuttosto che a ottenere l'assessorato e lasciare Monticelli a bocca asciutta (senza neanche un segnale sul «suo» punto nascita), equivalerebbe ad «impallinarlo », ovvero a screditare tutta la sua operazione di dissenso. Insomma sarà un fine settimana cruciale quello che si apre, ma dovrebbe essere anche l'ultimo post crisi. In un modo o nell'altro bisogna tornare ad amministrare. Non sarà facile, ma dovrà essere veloce.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it