PESCARA »Bene i treni Frecciarossa, ma occorre rivedere gli orari. Perché così come sono stati per ora programmati fanno comodo solo ai passeggeri che arrivano in Abruzzo, non ai pendolari e studenti universitari abruzzesi che devono andare al Nord». E’ questo il senso di una lettera che l’Osservatorio sulla mobilità di Federconsumatori Abruzzo ha inviato al governatore Luciano D’Alfonso chiedendo di intervenire su Trenitalia affinché gli orari dei treni veloci siano rivisti in modo che possano andare incontro alle esigenze degli utenti abruzzesi. L’Etr 500 Frecciarossa sarà spostato sulla direttrice adriatica a partire dal 20 settembre, e consentirà di abbattere i tempi del collegamento Milano-Pescara. Si passerà, infatti, dalle attuali 5 ore e 15 minuti, a circa 4 ore; senza dover spendere un solo centesimo per investimenti o per altro. «Guardando però gli orari ferroviari ci si accorge che la novità è solo parziale», fa notare Tino Di Cicco nella lettera a D’Alfonso, «primo perché ci sarà una sola coppia di treni con Etr 500, secondo e soprattutto, perché l'unica “Frecciarossa” in orario dal 20 settembre circolerà con i seguenti orari : partenza da Milano alle ore 7,50, arrivo a Pescara alle 11,51; partenza da Pescara alle 18,48, arrivo a Milano alle ore 22,50. Con questi orari non si offre un servizio alla nostra comunità, ma ai milanesi interessati ad un andata e ritorno per Pescara», ne desume Federconsumatori, che suggerisce di invertire prima possibile partenze e arrivi (da Pescara verso le 7,30, e ripartire da Milano verso le 18). Di Cicco è anche del parere di eliminare la fermata a Reggio Emilia: «Il tempo del Pescara -Milano potrebbe passare da 4 ore e qualche minuto, a 3 ore e 57 minuti: la differenza non sarebbe molta, ma l'effetto psicologico sarebbe indubbio. E poi Reggio Emilia è facilmente raggiungibile da Bologna...».