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Pescara, 24/11/2024
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Data: 06/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Arriva» il Masterplan ma il consiglio regionale è ancora in ferie. D’Alfonso: «Renzi ha detto che si farà da noi la prima riunione» La pausa terminava il 28: l’agenda delle commissioni è vuota

L’AQUILA Il tavolo di concertazione del Masterplan per il Sud farà il suo debutto in Abruzzo: il presidente della Regione Luciano D’Alfonso incassa a Milano, alla festa dell’Unità, l’impegno del premier Matteo Renzi e una necessaria iniezione di fiducia. Quello che ci voleva per muovere le stantie acque dell’attività amministrativa, ferma da quasi un mese al palo della crisi politica. Si, perché all’Emiciclo, dal 28 agosto, giorno ufficiale di fine ferie (che sulla carta dovevano durare diciassette giorni), non si è visto più nessuno, se si fa eccezione della commissione di Vigilanza, presieduta non a caso dall’opposizione (Mauro Febbo).
L’ATTACCO FORZISTA
«Mentre l’Abruzzo attende risposte concrete e urgenti su questioni importanti come le istituzioni culturali abruzzesi, Province, trasporto per disabili - attacca Forza Italia - per la maggioranza di centrosinistra le vacanze si sono prolungate oltre ogni previsione e solo per l’8 settembre si sono decisi a convocare la conferenza dei capigruppo». In aula si dovrebbe comunque tornare il 15 settembre, tanto più che D’Alfonso conta di firmare il decreto di nomina ad assessore per Andrea Gerosolimo già domani e quindi chiudere la crisi. Anche se i rapporti all’interno della maggioranza non sono proprio concilianti: ad aprire un nuovo fronte è stata in particolare l’Italia dei Valori che ha duramente criticato l’ipotesi della creazione di un’unica Asl regionale avanzata dell’assessore Paolucci. La risposta del Pd non si è fatta attendere: «La posizione dell’Idv appare come una levata di scudi prima ancora che si entri nel merito. Un errore se si vuole davvero discutere e decidere su cose serie come la sanità e il diritto alla salute - scrive il segretario Marco Rapino - Un programma vasto e ambizioso che ha necessità di strutture tecnologicamente avanzate, di professionalità, di eccellenza. Di severi controlli sulla spesa. Il contrario insomma dei campanilismi, delle prese di posizione politiche che appaiono più pretesti per nuovi ritardi che il desiderio di essere partecipi di un vero e radicale cambiamento».
POLEMICA NON ANCORA CHIUSA
Polemica tutt’altro che chiusa, perché sempre l’Idv dalla sanità passa alla programmazione: «E’ necessario che il presidente D’Alfonso - questa volta è il segretario Lelio De Santis a parlare - convochi il tavolo del centrosinistra per condividere le più importanti decisioni politiche e per contribuire a costruire le soluzioni di merito, in relazione alle priorità programmatiche: cultura, sanità, ambiente e Masterplan». Come se non bastassero i tre dissidenti e Sel. Il presidente vuole uscire dalla «pozzanghera» in fretta: «Mercoledi ci sarà la prima riunione per definire le priorità da mettere nel Masterplan - spiega D’Alfonso - sarà un passaggio condiviso con le parti sociali, politiche e sindacali (una sorta di Patto per l’Abruzzo 2.0, ndr), perché contiamo di elaborare un documento che sia il migliore di tutti. Punteremo su formazione, tecnologia, infrastrutture materiali e immateriali. A partire dalle ferrovie, passando per le strade e arrivando fino ai porti». Tra le priorità la sostituzione del materiale rotabile e il completamento del telecontrollo sulla linea ferrata tra Pescara e Roma, la realizzazione dell’ultimo miglio per il porto di Vasto e ancora il collegamento di quello di Ortona con la Val di Sangro. «Prevederemo poi la messa in sicurezza delle due autostrade e delle strade statali - continua D’Alfonso - e ulteriori investimenti sul dissesto idrogeologico». Sul piatto dovrebbero esserci in tutto quasi 15 miliardi di euro: «Una cifra importante - conclude il presidente - che guarderà all’Abruzzo come un solo sistema urbano». Come dire: basta con i campanili.

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