PESCARA «Ho comunicato al presidente D’Alfonso che lascerò il ruolo di sottosegretario». Così Camillo D’Alessandro annuncia in conferenza stampa la decisione di lasciare l’incarico nell’ufficio della presidenza per passare la mano (secondo le intenzioni del presidente della giunta Luciano D’Alfonso) all’assessore di Sel Mario Mazzocca. Il quale lascerebbe la poltrona al consigliere di Abruzzo civico Andrea Gerosolimo, concludendo un giro di poltrone che dovrebbe riportare serenità e compattezza nella maggioranza. «Ma il mio non è un passo indietro e nemmeno di lato», precisa D’Alessandro, «altri avrebbero dovuto fornire le soluzioni, ma visto che non l'hanno fatto loro lo faccio io, perché il prolungarsi di questo dibattito non risponde alle attese dei cittadini». D’Alessandro, comunque continuerà («militarmente») a impegnarsi «per cambiare l’Abruzzo». E l’impegno sembra destinato a crescere. D’Alfonso ha comunicato di aver già affidato all’ormai ex sottosegretario l’inedito incarico di coordinatore della maggioranza e di avergli conservato le funzioni che aveva da sottosegretario: «Coordinerà il lavoro di esecuzione del programma di giunta, gruppi di maggioranza e consiglio», elenca il governatore. «Per quanto riguarda il lavoro portato avanti fino ad oggi non cambia nulla: in qualità di consigliere incaricato continuerà a seguire i settori trasporti, infrastrutture, mobilità e turismo, in una parola l'attuazione del programma». Spetterà a D’Alessandro seguire anche l'iniziativa Abruzzo Open Day, che D’Alfonso presenta come «il più grande progetto mai fatto sulla destinazione turistica Abruzzo», e sarà sempre l’ex sottosegretario a lavorare sulle ricadute abruzzesi del Giubileo. Di certo D’Alessandro non farà il capogruppo del Pd in Consiglio (ieri con lui c’era per fugare ogni dubbio l’attuale capogruppo Sandro Mariani). E la sua uscita non avrà contropartite, per esempio una promessa di candidatura al Parlamento: «Questa vicenda non può essere oggetto di scambio e di trampolino». E comunque le elezioni politiche sono troppo lontane. Tutto concluso dunque? Il rimpasto è cosa fatta? Non proprio. Ieri sera l’assemblea regionale di Sel ha discusso fino a tardi. E l’idea è quella di non accettare spostamenti di pedine all’interno della giunta senza una preventiva verifica sulle cose fatte e da fare. Dall’altro lato Abruzzo civico si accontenterà di un microassesorato come quello alle Aree interne (con l’aggiunta magari della Cultura)? Mazzocca dovrebbe infatti conservare da sottosegretario la competenza all’Ambiente. C’è poi il Pd chietino che non ha preso bene il depotenziamento della rappresentanza in seno alla giunta. Per il segretario provinciale Chiara Zappalorto, presente in conferenza stampa, «D'Alessandro ha compiuto un gesto di generosità e responsabilità, e insieme a lui lo ha compiuto tutta la provincia di Chieti, che ora è sottorappresentata. L'auspicio è che facciano altrettanto anche gli alleati, sia in Regione che sui territori, in modo che non si ripeta quanto avvenuto alle amministrative a Chieti e che a primavera il centrosinistra affronti unito e compatto le prossime sfide, in particolare a Lanciano, Vasto e Francavilla».