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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
D’Alessandro, passo indietro e opzione sul futuro «Però non scrivete che ho voluto contropartite»

L’UOMO CHIAVE.
PESCARA "Un assestamento naturale di maggioranza che stava assumendo i contorni della crisi. Qualcuno doveva prendersi la responsabilità di trovare la soluzione e l'ho fatto io". Alla fine è proprio Camillo D'Alessandro ad immolarsi per togliere le castagne dal fuoco a Luciano D'Alfonso. Giocando d'anticipo, D'Alessandro ha convocato ieri mattina la stampa per far sapere di avere rimesso il suo mandato di sottosegretario alla giunta regionale: "Vi assicuro che sino a qualche giorno fa non era un fatto scontato. Sono giunto ad una considerazione in assoluta autonomia: gli equilibri territoriali sono importanti ma in questo momento la priorità era ritrovare la compattezza della maggioranza. E non scrivere che ho voluto contropartite".
IL PREMIO FEDELTA’ Il premio fedeltà va ancora a lui, quello che D'Alfonso ha sempre indicato come il suo "braccio destro", anche se fra i due era calato il gelo nei giorni scorsi: "Il presidente mi ha detto che avrò il ruolo di consigliere delegato. Sostanzialmente continuerò ad occuparmi di ciò che facevo prima, trasporti e turismo. I biglietti da visita sono importanti - precisa - ma alla fine conta ciò che fai per il tuo territorio". Ecco un prezzo del sacrificio presentato subito alla ritrovata maggioranza. IL
CAPOGRUPPO RATIFICA Accanto a D'Alessandro c'è il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Mariani, a puntualizzare lo stesso concetto: "La gente ci ha scelto perché avevamo un programma, non per occupare lo scranno più alto. Tutti ci mettiamo la faccia e dobbiamo essere disposti al passo indietro quando ci viene richiesto". Fuori D'Alessandro, dunque, per consentire l'ingresso di Abruzzo civico in giunta attraverso una partita di giro che dovrebbe portare l'esponente di Sel, Mario Mazzocca, ad occupare il posto di sottosegretario con le stesse deleghe all'Ambiente e alla Protezione civile ricoperte oggi da assessore. Nulla di scontato, perché né Mazzocca, né il suo partito sembrano ancora disposti ad accettare il gioco dell'oca, saltando a comando da una casella all'altra. Le deleghe ad Abruzzo civico? "Non spetta a me - precisa D'Alessandro -, di questo me ne occuperò quando sarò governatore”. Battuta leggera, che dice però tantissimo.

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