Le famiglie puntano su una delibera d’iniziativa popolare
promossa da Vita di Quartiere per dire no agli aumenti
C’è tempo fino al 18 settembre per presentare le domande di iscrizione al servizio di refezione scolastica per l’anno scolastico 2015/2016. I genitori degli alunni frequentanti le scuole dell’infanzia di tutti gli istituti scolastici e le classi a tempo pieno dell’Istituto Comprensivo Delfico dovranno consegnare le proprie istanze agli Uffici Pubblica Istruzione o Protocollo del Comune di Montesilvano, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.30, corredate di modello Isee.
MONTESILVANO Caro mensa a Montesilvano? I genitori non si arrendono e presentano una proposta di deliberazione di iniziativa popolare per chiedere l’annullamento degli aumenti relativi alle tariffe del servizio di refezione scolastica. Sono 119 le mamme che hanno aderito all’iniziativa “La mia mamma è arrabbiata”, promossa dall’associazione Vita di Quartiere. Ieri mattina, hannoprotocollato a palazzo di città il faldone con la proposta volta a revocare, in autotutela, la delibera di giunta numero 132 del 14 luglio 2015 per vizio di legittimità nella parte inerente la rideterminazione tariffaria della refezione scolastica e del trasporto scuolabus sulla base dei valori Isee. Alla base della richiesta delle famiglie una recente sentenza del Tar Toscana (già messa in luce nelle scorse settimane dall’ex consigliere del Pd, Daniele Scorrano), secondo cui l’Isee sarebbe applicabile solo alle prestazioni assistenziali in senso proprio, quindi sarebbero esclusi mensa scolastica e lo scuolabus. L’amministrazione Maragano, avendo suddiviso le tariffe sulla base di 5 fasce di reddito, avrebbe dunque violato l’articolo 1 del decreto legislativo 109/1998, che limita l’utilizzo dei criteri unificati di attuazione della situazione economica ai richiedenti prestazioni o servizi sociali assistenziali. «Se l’amministrazione alza un muro al nostro grido di aiuto», osservano le mamme, che durante l’estate sono già scese in piazza e hanno occupato la sala consiliare contro il caro mensa, «e se l’opposizione non svolge un efficace ruolo di controllo per frenare il continuo aumento di tasse e tariffe, vuol dire che tocca a noi tutelare i nostri diritti, accompagnando silenziosamente, ma direttamente, una politica distratta e troppo spesso impegnata in inutili beghe dentro e fuori il Consiglio». Le 119 mamme, nei giorni scorsi, si sono presentate im municipio per richiedere una copia del certificato elettorale e legittimare così la presentazione della proposta. «Con il deposito della prima proposta di deliberazione di iniziativa popolare ex articolo 11 dello statuto del Comune», commenta il presidente dell’associazione Pasquale Barilone, «si apre una nuova strada che riequilibra i rapporti tra amministrazione e cittadino, quando quest’ultimo non si sente sufficientemente rappresentato. Due potevano essere i percorsi da intraprendere: quello giudiziario, impugnando la delibera di giunta davanti al Tar, e quello politico, con la delibera di iniziativa popolare. Crediamo sia giusto partire da quello politico per dare la possibilità al Consiglio comunale di esaminare, approfondire e rivalutare la questione mensa/bus riconsiderandola con più attenzione, responsabilità e soprattutto distensione». Intanto, ieri mattina, gli alunni della sede di via San Gottardo dell’Istituto comprensivo Ignazio Silone sono tornati a scuola, primi in città. A seguire saranno oggi gli studenti dell’Alessandrini; il 10 settembre gli alunni di tutti i plessi dell’istituto comprensivo Rodari; l’11 settembre, sarà la volta del comprensivo Villa Verrocchio; infine, il 14 settembre, gli studenti di tutte le altre scuole, compreso il liceo scientifico D’Ascanio.