PESCARA Rocco Micucci continuerà a occuparsi di Fira (la finanziaria regionale, di cui resta presidente fino alla prossima nomina del Cda) con l’incarico di segretario generale. Lo ha stabilito ieri l’assemblea dei soci che ha contestualmente approvato il bilancio della società. «Sono stato nominato col compito di dare continuità nel passaggio tra i due Cda», spiega Micucci. Il suo incarico decorrerà dalla ricostituzione degli organi societari affidata alla competenza del Consiglio regionale, nel frattempo l’attuale Cda entrerà in prorogatio. «Un ruolo come quello di segretario generale», spiega ancora Micucci, «viene richiesto dal nuovo testo unico bancario che stabilisce per il presidente un ruolo non operativo». Naturalmente Micucci esprime «grande soddisfazione» per la nomina: «In questi anni abbiamo ricostruito l’immagine della società e ho voluto sempre presentare un bilancio veritiero e realistico in modo che chi verrà dopo troverà le cose così come sono. E sono molto contento che mi sia stato riconosciuto il ruolo di accompagnamento svolto da Fira a vantaggio di tante imprese, così come sono contento di poter portare avanti il lavoro con le start up». Il Consiglio dovrebbe nominare i tre quinti del nuovo cda entro 45 giorni. Altri due membri saranno di nomina bancaria (presumibilmente saranno espressi da Caripe e Bper che detengono le quote più alte in Fira). Da un punto di vista politico, la riconferma di Micucci, anche se in altro incarico, va nel solco della politica dialogante ed ecumenica di Luciano D’Alfonso convinto di riuscire a tenere insieme aree politiche o personalità ideologicamente eterogenee sotto il segno del suo progetto (ha tentato anche con il Movimento 5 Stelle riuscendoci in parte con Leandro Bracco). Micucci è uomo di centrodestra, molto vicino al deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano. E’ anche sindaco di Rapino eletto in una lista di centrodestra. Della stessa parte politica è Carla Mannetti, una lunga militanza in An, in Regione come direttore generale dei Trasporti con la giunta Chiodi, oggi è coordinatore della struttura di segreteria del presidente D'Alfonso.
Di area An è anche Pasquale Di Nardo, ex presidente della Sangritana. Dopo la fusione nella società unica Tua, Di Nardo è rimasto in Sangritana come responsabile della sicurezza, certamente con l’avallo del governatore.
Vengono dal centrodestra anche il direttore generale dell’Arta (riconfermato) Mario Amicone (un passato di assessore regionale in giunte di centrodestra) e Andrea Gerosolimo, prossimo assessore regionale al Lavoro e alla Formazione (al posto dell’esponente di Sel Mario Mazzocca). In campagna elettorale D’Alfonso si ritrovò alleato anche di Daniela Stati, ex assessore di Chiodi, e tentò, non riuscendoci per l’opposizione di Sel e di parte del Pd, di portare nelle sue liste civiche l’ex assessore di Chiodi Angelo Di Paolo. Se a D’Alfonso si chiede perché vuole con sé anche gli avversari di centrodestra, risponde citando San Bernardino: «Per allontanarli dal vizio dell'inattività».