PESCARA Otto ore in aeroporto, a Tirana, senza avere informazioni e la certezza che la notte l’avrebbero passata in Albania, in albergo. Ma la notizia è arrivata loro solo a fine giornata. Sono arrabbiati, alcuni dei circa 40 passeggeri del volo VK714 della Air Vallee, la cui partenza dalla capitale albanese era programmata per le 12,40 di lunedì scorso. Ma l’atterraggio, per loro, all’aeroporto di Pescara, è arrivato solo ieri. «A Tirana siamo rimasti in aeroporto otto ore senza ricevere informazioni», protesta Roberto Sterlecchini, che ha viaggiato insieme alla moglie e alla figlia di 11 anni. «È vero che ci hanno sistemato in hotel», continua l’uomo, «ma lo hanno fatto solo quando era sera, dopo averci sballottato per tutta la giornata». Per Maria Letizia Dragani si è trattato soprattutto di un problema di lavoro, per il quale ieri, proprio a causa del ritardo, non è potuta essere al suo posto. «Siamo stati trattati malissimo», riferisce, «nella più totale disorganizzazione e mancanza di professionalità. Mentre l’aereo era in movimento si è registrato il guasto», racconta Dragani. «Dunque», prosegue, «ci hanno fatti scendere e prima ci hanno detto che saremmo partiti alle 16.30, poi alle 17.30 e poi ci hanno addirittura fatti salire su un pullmino, dove siamo rimasti chiusi al caldo per oltre mezz’ora». Sembrava pertanto tutto finito e che la partenza sarebbe avvenuta di lì a poco. Ma niente di tutto questo. «Il pullmino», fa notare ancora la donna, «ci avrebbe dovuti portare verso l’aereo che sostenevano di avere affittato e invece, solo alla fine della giornata, ci hanno caricati su un altro pullmino, spiegandoci che ci avrebbero portati in hotel e che saremmo partiti il giorno dopo». Non è da meno Rita Latella, che mette in rilievo alcuni problemi personali. «Ho problemi di salute», sottolinea la viaggiatrice, «e sono rimasta senza medicine. Siamo stati abbandonati per tutto il tempo», rimarca, «senza neanche poter comunicare, visto che il wi-fi, all’aeroporto di Tirana, per gli operatori non albanesi dura solo 10 minuti». E infine Latella annuncia che inoltrerà un reclamo formale, attraverso le vie legali. «Credo che mi rivolgerò a un avvocato», rende noto, «per chiedere i danni».