LA MINI STANGATA
PESCARA Il presidente della commissione di Vigilanza della Regione, Mauro Febbo, parla di incontro interlocutorio: "E' ancora tutto da definire, non solo l'aumento del costo del biglietto ma anche le altre questioni, come i contratti di secondo livello e il rapporto gomma-ferro visto che ci sono zone interne che non sono servite dal treno". Alla ripresa dell'attività politica dopo la pausa estiva è Tua, la neonata società unica dei trasporti, il primo argomento di confronto-scontro tra maggioranza e opposizione. La commissione di Vigilanza era stata convocata nella giornata di ieri, all'Aquila, soprattutto per ottenere un chiarimento in ordine all'aumento delle tariffe: circa il 10% in più che l'utenza del trasporto pubblico, compresi gli abbonati, sarà costretta a sborsare per viaggiare sulle varie tratte. Questione sollevata ieri dal capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri e dallo stesso Febbo, a detta dei quali è uno scandalo aumentare il costo dei biglietti dei bus mentre in Tua non solo non viene ridotto, ma si aumenta il numero dei dirigenti che va a gravare sul bilancio della società. "Quel che è certo - sottolineano i due esponenti di Fi - è che fino ad oggi la società unica ha avuto più costi che vantaggi per l'utenza".
MAGGIORANZA DECISA
Della replica si incarica il dem Camillo D'Alessandro, che da ex sottosegretario con delega ai trasporti ha seguito passo dopo passo la nascita di Tua e dovrebbe continuare a farlo nel ruolo di consigliere delegato, dopo il sacrificio richiesto dal presidente D'Alfonso: "Il fatto è che non conoscono la differenza tra aumento e adeguamento Istat. Il ritocco delle tariffe - spiega D'Alessandro - fa riferimento proprio a questo". Insomma, il prezzo del biglietto del bus crescerebbe automaticamente come quello dell'insalata a causa del caro prezzi, legato al costo della vita e non a una scelta politica. Secondo il resoconto di Febbo e Sospiri sui lavori della commissione, il presidente di Tua, D'Amico avrebbe ammesso che sul piano dei tagli di 1 milione e 400mila chilometri di percorrenza, il risparmio si otterrà solo con la eliminazione della sovrapposizione delle linee. Il che, a detta dei due esponenti di opposizione, si tradurrà anche nella eliminazione di molte corse. L'accordo sul personale, sempre secondo quanto dichiarato da D'Amico, si dovrebbe chiudere entro il 30 settembre, sindacati permettendo, mentre Febbo e Sospiri fanno ancora notare che dopo l'accorpamento delle tre società (Gtm, Arpa e Sangritana) il numero dei dirigenti è rimasto invariato (12), senza alcun risparmio sulla voce degli stipendi, mentre ad aumentare è stato il costo del biglietto.