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Pescara, 24/11/2024
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Data: 10/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
Gran Sasso, apertura rebus: è l’ora dei veleni. Durissima la posizione della Filt Cgil: «Problemi noti da tempo Mancanze gravissime, la chiusura sarebbe inaccettabile» .

Domani vertice in Comune per cercare di salvare la stagione servono centomila euro per la manutenzione degli impianti .

Molto probabilmente domani, al termine di una riunione che si terrà in Comune, si saprà se la stazione sciistica di Campo Imperatore aprirà regolarmente i battenti per la stagione invernale. Il nodo è sempre lo stesso: saltato per quest’anno il progetto di ammodernamento della seggiovia delle Fontari, la cui procedura è in corso in Regione per la valutazione di impatto ambientale, l’amministrazione deve decidere se intervenire con la manutenzione ordinaria degli impianti che ammonta a circa centomila euro o chiudere. Insomma, si tratterebbe di stringere i tempi ancora un’altra stagione per poi (si spera) procedere al miglioramento delle infrastrutture. Filtra un certo ottimismo sul fatto che alla fine una soluzione sarà trovata.
I NODI
Certo è che l’incertezza sta provocando molti danni. A cominciare dagli esercenti, in particolare di Fonte Cerreto, che in questi giorni si trovano costretti a fronteggiare gli effetti negativi della notizia di una possibile chiusura degli impianti in quota. Se a questo si aggiunge il pasticcio abbonamenti (il Centro Turistico ha messo in vendita le tessere paventando l’ipotesi di un rimborso in caso di mancata partenza della stagione) la frittata è fatta. Per di più il 30 settembre scadrà il contratto di gestione dell’hotel di Campo Imperatore con l’imprenditore Paolo Pecilli il quale ha già annunciato, in un’intervista, di non voler proseguire la sua attività. Dunque dal 1 ottobre la struttura potrebbe restare chiusa.
L’ATTACCO
La Cgil, in questo senso, ieri ha attaccato duramente con una nota diffusa da Domenico Fontana: «Noi pensiamo sia gravissimo, a poche settimane dal possibile avvio della stagione invernale e mentre è iniziata la prevendita degli abbonamenti, far circolare la notizia di un possibile problema tecnico che potrebbe impedire la riapertura della stazione». Il sindacato ne ha per tutti: «Questa che ovviamente è una nuova variante dei problemi dell’azienda, che spesso si misura con quelli economici, a noi pare gravissima ed inaccettabile. I problemi tecnici esistono per essere risolti. Ancora più grave è affrontarli con tempi risicati, visto che gli stessi sono noti da tempo. Grave ancora che il direttore esercizio dell’azienda, sotto contratto da più di un anno, si rivolga ora alla ditta costruttrice per farsi dare pareri che ovviamente avrebbe potuto richiedere con il dovuto anticipo. Gravissima la superficialità e il distacco con cui l’amministratore unico si impegna a restituire gli incassi della prevendita in caso di mancata apertura». Amara la conclusione: «All’amministratore Unico di una Spa pubblica si dovrebbe chiedere di più. Dovrebbe garantire una corretta ed ordinata gestione che assicuri la continuità della vita aziendale ed anche il reddito di chi vi lavora direttamente e indirettamente. Ovviamente dalle parti di Rocca di Cambio ed Ovindoli qualcuno festeggia e ringrazia».

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