PESCARA Stamattina suonerà la campanella per gli studenti dell’istituto alberghiero De Cecco, ma l’inizio del nuovo anno scolastico non sarà dei più facili. Infatti saranno dei bus navetta, ma con un organico ridotto - ha ieri precisato il neodirigente scolastico, Alessandra Di Pietro - a garantire il servizio del trasporto degli studenti, nelle diverse sedi, vista la diaspora dovuta al numero di aule insufficienti dell’istituto. Sette diverse sedi. Sono sette, infatti, le sedi nelle quali, per quest’anno, gli studenti della scuola più numerosa d’Abruzzo (1.800 iscritti circa) sono stati dislocati. Nella palazzina B di via dei Sabini, con 18 aule, andranno 500 studenti, nelle 30 aule di via Italica 700 studenti, e poi via via nei laboratori di via Tirino, nelle 10 aule messe a disposizioni dall’istituto Di Marzio- Michetti, nelle 5 dell’istituto Aterno-Manthoné e nelle 7 dell’edificio comunale di piazza dei Grue, lato est (compresi i servizi igienici e gli spazi necessari alle attività amministrative). Insomma, 77 classi per sette sedi, escludendo l’ottava sede dell’istituto, il convitto, dove naturalmente non si terranno lezioni. Lavori già realizzati. Dopo il crollo di parte dell’intonaco del soffitto, nel febbraio scorso, in un’aula dell’istituto, nell’edificio A (l’ex collegio Aterno) la Provincia ha provveduto, con un costo di 36mila euro, a svolgere indagini sugli intonaci esistenti, mentre nel marzo successivo sono stati eseguiti, nel piano rialzato, lato est, le opere di ripristino relative alla funzionalità dei laboratori di scienze dell’alimentazione e ricevimento. Ma è «una situazione innegabile di difficoltà», quella che permane nell’istituto, come l’ha definita ieri, in occasione di una conferenza stampa, il presidente della Provincia, Antonio Di Marco. Un incontro con la stampa al quale hanno partecipato, tra gli altri, i consiglieri provinciali Leila Kechoud (che è anche consigliere comunale) e Gianni Teodoro, e il neo dirigente del settore Edilizia scolastica, Paolo D’Incecco. Lavori da realizzare. Per gli interventi ancora da eseguire nell’istituto, relativi al ripristino degli intonaci, al primo piano, lato ovest (oltre alla riattivazione parziale del primo piano), occorreranno 600mila euro. Ma per ora la Provincia dispone solo dei 145mila 660 euro finanziati dalla Regione. Non è tutto. Altri 2 milioni e 840mila euro vanno reperiti per l’ex palestra, qui è previsto infatti l’allestimento dei laboratori specialistici. Intanto, si è in attesa (dovrebbe avvenire a giorni) della nomina del nuovo direttore dei lavori (attualmente sospesi), che andrà a sostitutire l’ingegner Giancarlo Paolini. Dopodiché seguirà l’approvazione della perizia di variante, tecnica e suppletiva, mentre la ripresa dei lavori è prevista per i primi dieci giorni di ottobre. La fine dei lavori è fissata per l’agosto dell’anno prossimo, mentre l’inizio delle attività laboratoriali sarà per il mese successivo. Lavori già finanziati. Con un importo di 200mila euro, già finanziati, i lavori di completamento riguardano l’aula magna. Con la somma verranno abbattute le barriere architettoniche e poi verranno installate le scale di emergenza, oltre all’introduzione dei montacarichi. In più verrà montato un impianto di illuminazione e verranno apportate delle finiture varie, mentre rimane da approvare il progetto esecutivo. Un programma, quello della Provincia, che per il momento sembra abbia «calmierato», così ha sottolineato un docente dell’alberghiero, le agitazioni (come le lezioni davanti al palazzo della Provincia), annunciate dall’assemblea di insegnanti e lavoratori dell’istituto all’inizio del mese. «Per ora, rimaniamo in attesa», ha fatto sapere ieri il docente.