PESCARA «Per quanto riguarda la sicurezza dei bus-scuola, soprattutto nelle zone interne della provincia, non sarei così tranquillo». A lanciare l’allarme, e proprio a ridosso della riaperture delle scuole, è Franco Rolandi, segretario provinciale della Filt Cgil di Pescara, a corredo dei dati di una ricerca che verrà presentata domani, alle 10, presso la sala Figlia di Iorio della Provincia. Il convegno, intitolato “Lo scuolabus è ancora un servizio pubblico essenziale?”, verterà su un’indagine rivolta a 46 Comuni della Provincia di Pescara (ai quali è stato inviato un questionario, a cui però due Comuni non hanno risposto), con un bacino d’utenza pari a 5825 alunni che frequentano le scuole dell’infanzia, delle primarie e degli istituti di istruzione secondaria di primo grado, recandosi nei rispettivi plessi utilizzando appunto i bus messi a disposizione dai rispettivi Comuni. I numeri verranno resi noti domani, ma intanto Rolandi ha anticipato che su alcuni mezzi si potranno riscontrare irregolarità relative alle polizze di assicurazione Rca dei bus scuola, come pure all’assenza di gomme termiche da montare in inverno. «Inoltre», ha specificato il segretario provinciale della Filt Cgil, «la qualità dei servizi offerti dai Comuni varia anche a seconda del fatto se a guidare i bus sono dei dipendenti comunali o invece personale di cooperative a cui il Comune ha affidato il servizio. Un servizio che nel secondo caso risulta di più bassa qualità», ha aggiunto Rolandi. Ma la differenza tra un Comune e l’altro è riscontrabile anche su altri aspetti. «Quello dei costi, ad esempio», ha osservato Rolandi, «che a volte registra delle differenze abissali». Dalla ricerca è poi emerso che ad usufruire dei pullmini per recarsi a scuola sono più i bambini dei Comuni minori, che non invece quelli dei Comuni più grandi. Nel primo caso si registra anche il 100% degli alunni, mentre nel secondo non si arriva al 50%. In merito ai dati emersi dalla ricerca, il sindacato ha anche annunciato delle iniziative. «Sulla questione», ha fatto sapere Rolandi, «chiederemo di aprire un tavolo tecnico con l’Anci e gli enti locali». Tra gli interventi nell’incontro di domani sono previsti quello del prefetto, Vincenzo D’Antuono, e del questore, Paolo Passamonti.