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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/09/2015
Testata giornalistica: Il Messaggero
La crisi in Regione - D’Alfonso, odissea infinita azzerate le deleghe ma la soluzione è la stessa. Dentro Gerosolimo, fuori Mazzocca che tiene il punto: «Vedremo» Il governatore: «Un mese in una pozzanghera, da qui si riparte».

PESCARA Alla lista delle stravaganze, mancava ancora la convocazione di una «giunta fantasma»: ieri sera il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha così chiamato a raccolta a Pescara la sua squadra di governo. Quella futura, almeno. Perché quella presente non esiste più: è diventata passata dopo che, ieri mattina, i sei assessori nominati nel giugno scorso hanno rimesso ufficialmente le deleghe. Tutti insieme, tutti in blocco: per facilitare l’operazione del rimpasto, si è detto. Di certo nel gesto c’è stata poco spontaneità: sarebbe stato lo stesso D’Alfonso, infatti, ad invitare i suoi assessori a liberare il campo in modo da rendere più facile la lettura della partita. Chi resterà in panchina o verrà «arretrato» al ruolo di sottosegretario sembra ormai deciso e oggi stesso il presidente annuncerà la soluzione del rebus in una conferenza stampa.
LO STESSO RISULTATO

Soluzione che è poi la stessa della prima ora: Andrea Gerosolimo di Abruzzo civico al posto di Mario Mazzocca di Sinistra ecologia e libertà. «Siamo stati per trenta giorni immersi in una pozzanghera - commenta il presidente - ma alla fine la più parte ha convenuto di doversi concentrare sulle priorità di questa regione e sui risultati che da qui a breve porteremo a casa: il 15 ottobre la prima seduta ufficiale del Masterplan in Abruzzo, il 23 settembre la visita del presidente nazionale dell’Anas e ancora la validazione del Por Fers con risorse aggiuntive all’Abruzzo, in quanto regione di transizione, che si attestano sui 133 milioni di euro». Resta però l’incognita del ruolo che avrà Sel nella futura squadra di governo, se cioè Mazzocca accetterà di prendere il posto di sottosegretario di Camillo D’Alessandro: «La richiesta fatta da Sel di compiere preliminarmente un percorso di verifica del programma di governo, è a questo punto ineludibile - commenta l’ex assessore all’Ambiente - Solo alla luce dell’esito di questo percorso affronterò, insieme al mio partito, il discorso sulla mia posizione nell’esecutivo».
L’ASSESSORE DISSIDENTE

Insomma per il momento Mazzocca si tira fuori, in attesa di compiere nei prossimi giorni «un fitto calendario di incontri con le componenti sociali e le forze attive dell’intera regione». Per D’Alfonso, comunque, «la nave va»; anche se uscire dalla pozzanghera non è stato né semplice, né indolore: «E’ una soluzione, discutibile, che non risolve i problemi politici dentro la coalizione - avverte Lelio De Santis, segretario dell’Idv - e che peggiora i rapporti all’interno dell’esecutivo, sempre meno squadra e sempre più una sommatoria di individualità. L’incontro richiesto dall’Idv del centrosinistra non era una perdita di tempo, ma l’esigenza di un confronto politico serio sul metodo e sul merito. L’intento era ed è quello di condividere un percorso politico, invece di assistere allo spettacolo poco interessante della spartizione personalistica, nemmeno partitica, dei ruoli gestionali del governo della Regione e dei tanti enti di emanazione regionale, spesso assegnati con una incomprensibile logica di continuità politica con la precedente giunta di centrodestra».

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