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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/09/2015
Testata giornalistica: Il Centro
Gran Sasso, ancora dubbi sull’apertura degli impianti. Si attende la relazione sulla sicurezza della seggiovia. Liris: «La sinistra vuole la morte del Centro turistico»

L’AQUILA Solo dopo il 21 settembre verrà sciolto il nodo sull’utilizzo della vecchia seggiovia delle Fontari. La messa in funzione dell’impianto è legata alla relazione che dovrà stilare la ditta costruttrice, in merito agli interventi di manutenzione straordinaria necessari e al loro costo. L’amministrazione comunale sta cercando di non far saltare la stagione invernale. Ma la priorità resta la sicurezza degli sciatori. Intanto, si stanno preparando le controdeduzioni richieste dalla commissione Via della Regione, chiamata a dare il via libera al progetto del nuovo impianto. Il 30 settembre, inoltre, scade la convenzione per la gestione dell’hotel di Campo Imperatore, mentre il 15 ottobre si saprà se ci sono imprenditori interessati a gestire sia gli impianti che le strutture ricettive. L’incontro che si è svolto ieri in Comune, alla presenza del sindaco Massimo Cialente, del presidente del Centro turistico Gran Sasso Umberto Beomonte Zobel e del direttore d’esercizio Marco Cordeschi, non ha ancora sciolto il nodo sulla riapertura della stazione sciistica aquilana. «Aspettiamo la relazione della ditta costruttrice della seggiovia delle Fontari», spiega il sindaco, «in cui saranno indicati gli interventi e i costi necessari per rimettere in funzione l’impianto in sicurezza. Si tratta, oltre alla normale manutenzione, anche di lavori di manutenzione straordinaria, per andare avanti per un altro anno. Il nostro obiettivo», sottolinea Cialente, «resta quello di realizzare la nuova seggiovia e stiamo preparando le controdeduzioni da inviare alla Regione, a cui spetta l’ultima parola». Nella settimana tra il 21 e il 26 settembre sono previsti gli interventi di manutenzione, che prevedono la sostituzione delle parti elettriche ed elettroniche danneggiate. Per le parti meccaniche occorre valutare la relazione della ditta costruttrice. «In quella settimana», precisa il direttore d’esercizio Marco Cordeschi, «saranno completate tutte le verifiche e solo allora si potrà sciogliere il nodo sulla fattibilità dei lavori più impegnativi, che riguardano le problematiche tecniche legate al fatto che ci ritroviamo con un impianto ormai obsoleto». Nel frattempo non si placano le polemiche: «La sinistra», tuona il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Guido Quintino Liris, «vuole la morte del Centro turistico: in queste condizioni la stagione invernale non partirà e i dipendenti staranno a casa. È sufficiente andare a verificare le condizioni dell’albergo a Campo Imperatore, dell’ostello, dell’hotel Cristallo, del rifugio Fontari, per avere una chiara e lampante testimonianza di come l’amministrazione Cialente abbia consentito il degrado totale degli immobili. Se è vero che Cialente ha 40 milioni di euro, come più volte sbandierato», conclude Liris, «perché non ne ha utilizzato una quota parte per migliorare le condizioni delle strutture immobiliari, in primis lo storico albergo di Campo Imperatore?».

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