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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/09/2015
Testata giornalistica: Il Centro
«Difenderò Chieti con tutte le mie forze». Di Primio intenzionato a sbattere la porta al partito di Alfano: «Ncd stampella di Renzi». Oggi vertice con la Chiavaroli

CHIETI E alla decisione del Viminale di eliminare la prefettura di Chieti e unirla a quella di Pescara iniziano ad arrivare le prime reazioni. Un gran quantità sul profilo del sindaco Di Primio dove molti appoggiano la linea dura del primo cittadino che assicura che non arretrerà di un passo sulla intenzione di fare il possibile per evitare questo ulteriore svuotamento della città. La prima reazione che ci è giunta è stata quella de regista teatino Fabrizio Franceschelli che così scrive: «Credo che se tutta la popolazione teatina (centro e scalo uniti) non scenderà in piazza - in maniera forte e decisa - e se non si muoveranno altrettanto decisi gli amministratori e tutti i dirigenti politici e sindacali, per opporsi alla decisione di accorpamento delle Prefetture di Chieti e Pescara, la città di Chieti non meriterà più di chiamarsi tale e i "Teatini" faranno bene a riporre in soffitta i loro cimeli, i loro scudi, i loro sogni e si adattino a mestamente sopportare una pigra e indolente discesa verso l'inutilità. Questa storia potrebbe forse servire a conferire nuova coesione e nuove energie a una città che da oltre trent'anni langue oppure a designarne la sparizione dalle carte geografiche. Noi soli saremmo in questo caso gli artefici della fine disastrosa di una città dalla storia ultra millenaria o della sua riscossa».

CHIETI Il sindaco Di Primio è con un piede e mezzo fuori dal Nuovo centro destra. La resa dei conti ci sarà questa mattina, a Pescara, dove è in programma una riunione della segreteria regionale del partito. «Sono esausto di un partito che si chiama Ncd nel quale sono entrato perché volevo e voglio una forza politica alternativa alla sinistra ma che oggi continua a fare da stampella a Renzi e al renzismo. Non potrò fare a meno di effettuare una seria ed approfondita riflessione», afferma il sindaco, «sulla mia attuale posizione politica». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’annunciato riordino nazionale degli Uffici territoriali del Governo, ovvero Questure e Prefetture, che prevedono la soppressione delle sedi teatine, in procinto di accorparsi con gli uffici di Pescara. Chieti, secondo il “Regolamento di organizzazione del ministero dell’Interno” che porta la firma in calce dell’onorevole Angelino Alfano, leader nazionale di Ncd, è in procinto di perdere anche il comando provinciale dei vigili del fuoco. Troppo per Di Primio che ha lanciato, sulla sua pagina facebook, un doppio hashtag, #chietinonsitocca e #maipiùconlasinistra. Un chiaro segnale del malcontento del primo cittadino che, a questo punto, è finito con le spalle al muro in quanto i suoi principi politici da tempo cozzano con le linee guida di Ncd. É evidente, quindi, che la riunione odierna, a cui parteciperà la senatrice Federica Chiavaroli, prezioso collante tra l’Abruzzo e Roma per il Nuovo centro destra, potrà regalare colpi di scena. In tal senso sembra quasi certa l’uscita di Di Primio dal partito di Alfano. Il primo cittadino, infatti, ieri mattina è sembrato furente alla luce dell’annunciato nuovo scippo di ruoli istituzionali perpetrato ai danni dell’antica Teate. «Sono pronto a qualsiasi cosa pur di difendere Chieti e con essa tutta la sua provincia. Non è un problema di campanile tra Chieti e Pescara. Ritengo giusto che Pescara conservi le sue strutture. Ho tutto il sacrosanto diritto, però, di difendere con ogni mezzo la mia città e la mia provincia. Quindi», spiega Di Primio, «non mi si parli di campanilismo. Sono stufo di un governo di centro sinistra che fa il gradasso tagliando le risorse ai Comuni ed intervenendo sui territori con la mannaia senza considerare o tentare prima di capire quali possano essere gli effetti. Anche Ncd mi ha deluso». Tanto che, a questo punto, il sindaco sembra in procinto di andare via dal partito di Alfano sbattendo la porta. Ma restano tutti da decifrare i tempi e i modi della rottura. Di Primio, comunque, sta già lavorando da settimane al suo futuro politico. Ci sono stati dei contatti a Roma con i vertici di Forza Italia mentre si fanno sempre più insistenti le voci che vorrebbero il sindaco vicino alla Lega Nord attraverso il movimento Noi con Salvini. Più defilata, ma sempre in piedi, l’ipotesi Fratelli d’Italia, partito da poco rientrato in consiglio comunale con il consigliere Marco Di Paolo».

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