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Pescara, 24/11/2024
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Data: 13/09/2015
Testata giornalistica: Il Centro
D’Alfonso riparte da Abruzzo Civico. D’Alessandro coordinatore e portavoce della maggioranza. Superata l’autonomia dei gruppi

PESCARA Prima i mal di pancia, poi il colpo di teatro delle dimissioni in massa, poi la riassegnazione degli incarichi (ieri la firma del decreto) con la coda sospesa delle deleghe (domani l’ufficialità). Alla fine si è tornati dove si doveva essere all’indomani del voto. Con una giunta bicolore dove siedono i due partiti più votati (Pd e Abruzzo Civico) e con Sel che esce dall’esecutivo ma non dalle stanze della giunta, perché Mario Mazzocca perde l’assessorato ma guadagna il posto di sottosegretario che era del pd Camillo D’Alessandro. E diventa persino più organico all’esecutivo, conservando nell’ambito di un incarico fiduciario, ampie e pesanti funzioni delegate (tranne la firma), le stesse che aveva da assessore: Ambiente, Protezione civile, Rifiuti. Sel non ha accettato a cuor leggero il cambio di funzione del suo unico rappresentate in Consiglio. Il segretario regionale Tommaso Di Febo annuncia con Mazzocca una laboriosa verifica programmatica, ma è difficile che Sel metta in pratica l’esortazione di Maurizio Acerbo (Rifondazione comunista) ed esca dal «caravanserraglio» della maggioranza per riunirsi ai vecchi compagni. Il nuovo ingresso in giunta è quello del sulmonese Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico) che avrà la politica del lavoro, la formazione professionale, le aree interne, gli enti locali e i grandi eventi (ma non i «grandissimi eventi», come ha precisato il presidente Luciano D’Alfonso, che resteranno sulle spalle di D’Alessandro). L’arrivo di Gerosolimo comporterà un ridisegno delle deleghe di Marinella Sclocco, che perde il Lavoro ma mantiene le Politiche sociali e le politiche giovanili e dunque continuerà ad occuparsi di Garanzia giovani, un programma sperimentale di sostegno all’occupazione giovanile che finora ha messo in campo in Abruzzo, pur con qualche difficoltà, 4mila tirocini. Gli altri assessori conserveranno tutti le vecchie deleghe. Tranne forse Giovanni Lolli che potrebbe perdere la Cultura per concentrarsi meglio sulle Attività produttive. Abruzzo Civico: «Il governo regionale esce da questo passaggio più forte e rappresentativo includendo tutte le forze che hanno contribuito alla vittoria del centrosinistra in Abruzzo». Così in una nota congiunta il coordinatore regionale di Abruzzo Civico Giulio Borrelli, il presidente di Abruzzo Civico, il deputato di Scelta civica Giulio Sottanelli, insieme con i quattro coordinatori provinciali. «E’ una giunta più vicina alle esigenze e alle richieste degli abruzzesi». E Gerosolimo aggiunge: «Abbiamo avuto il coraggio di dire le cose che non vanno da un ventennio, ora dobbiamo avere il coraggio di cambiare le cose che non vanno da un ventennio. D'Alfonso si è impegnato e questa è una cosa seria». Politicamente significativo il passaggio di D’Alessandro dalla giunta al Consiglio. L’ex sottosegretario assume il ruolo inedito di coordinatore e di portavoce della maggioranza. Sarà cioè un supercapogruppo. La coalizione si impegna in questo modo, secondo l’accordo sottoscritto da tutti i partiti, a superare «il modello politico di funzionamento basato sulla distinzione operativa dei gruppi» e a «ricondurre ad azione unitaria l’iniziativa consiliare della maggioranza». I gruppi cedono sovranità alla coalizione e non dovrebbero dunque più verificarsi abbandoni e latitanze, come ad agosto, e D’Alessandro dovrà essere garante e figura politica di riferimento di questa nuova prassi. In questo modo D’Alfonso intende mettere al riparo la maggioranza da ulteriori fibrillazioni, troppo rischiose in un parlamentino di 31 consiglieri eletti con una legge elettorale che favorisce la frammentarietà della rappresentanza politica. Di segno diverso i commenti dei partiti. «Va dato atto al presidente D'Alfonso» spiega il segretario regionale del Pd Marco Rapino «di aver con intelligenza ed equilibrio rimodellato il suo esecutivo per dargli nuove energie e forza. Come Pd possiamo ritenerci soddisfatti». E poi un pensiero preoccupato sulla tenuta di Sel: «Metteremo al centro del confronto quelle proposte regionali sollecitate da Sel che sapranno aprire nuovi spazi con i cittadini, con quella fascia di persone che stanno soffrendo di più la crisi economica e del lavoro. Porteremo, come chiesto lealmente da Sel, quei progetti sociali di aiuti ai giovani senza lavoro, a cui vanno garantiti nuovi percorsi di inserimento occupazionale e sostegni economici». Per il segretario regionale dell’Italia dei valori, Lelio De Santis: «È una soluzione discutibile, ma è una soluzione». Tombale, ma scontato, il giudizio del presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano: «È iniziato il declino politico del presidente D'Alfonso, perché egli stesso, è diventato ostaggio della sua maggioranza che fino a un mese fa voleva consapevolmente dominare e piegare».

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