ABRUZZO. Pur senza cda momentaneamente dimessosi per far posto al prossimo vecchio-nuovo consiglio di amministrazione, la Saga interviene in tempo reale sulla pubblicazione delle notizia di oggi di PrimaDaNoi.it con un comunicato di poche righe che va soppesato e meditato in profondità.
Eccolo:
«In relazione alle recenti notizie apparse su siti d’informazione riguardanti la SAGA Spa ed in particolare ai documenti interni che sono stati pubblicati, la società intende dichiarare fermamente la totale estraneità a qualsiasi forma di divulgazione autorizzata, i documenti interni sono stati, pertanto, resi pubblici in totale contrasto con le policy di riservatezza aziendali che vincolano ciascun dipendente o membro di qualsiasi organo societario.
La società denuncia che tali pubblicazioni ledono pesantemente l’immagine aziendale e la espongono a rilevanti rischi economici causati dalla divulgazione di accordi di riservatezza a suo tempo sottoscritti da rappresentanti legali della società.
La SAGA intraprenderà tutte le iniziative a sua tutela , avviando una indagine interna al fine di individuare eventuali responsabilità, e darà seguito a tutte le azioni che si dovessero rendere necessarie al fine di proteggere la sua reputazione e la professionalità dei suoi lavoratori».
SAGA spa.
Non risulta che altri documenti siano stati pubblicati su altri «siti di informazione» dunque diamo per scontato che si parli di noi.
Che le lettere allegate al contratto tra Ryanair e Saga (mai pubblicato e nemmeno mai illustrato) di fatto regolano un contratto di marketing e sono documenti interni, non ci piove. Sono tanto interni e riservati che non vi è traccia di discussione e approvazione da parte degli organi della stessa Saga (Cda stesso per esempio) apparendo via via iniziativa personale dei vari presidenti pro tempore.
Curiosa poi la precisazione che giunge circa «la totale estraneità a qualsiasi forma di divulgazione autorizzata» come a rivendicare con orgoglio una pericolosa linea di opacità tenuta fin qui ma anche a voler mandare messaggi trasversali verso qualcuno che ha potuto pensare che dietro la pubblicazione di queste e di altri articoli (per esempio le spesucce dell’ex presidente Laureti) ci siano strategie politiche di qualcuno.
L’unica strategia politica è la nostra e quella di sempre: pubblicare notizie e documenti di rilevanza pubblica.
Se è poi vero che i documenti sono stati pubblicati in contrasto con «la policy di riservatezza aziendale» (la Saga vive di soldi pubblici) è anche vero che la riservatezza è imposta ai dipendenti ed è la Saga a dover vigilare su eventuali falle, mentre un giornale come il nostro (purtroppo solo il nostro e con molto ritardo) pubblica notizie di interesse pubblico e cerca di capire come e perché la Saga abbia succhiato decine di milioni di euro che arrivano dalle tasse degli abruzzesi. E lo abbia potuto fare senza alcun apparente controllo degli enti locali o degli stessi soci.
Se la pubblicazione di documenti della gestione di una società oggi a totale capitale pubblico lede la sua immagine allora c’è più di qualcosa che non va. Ma la Saga quali obblighi di trasparenza e di informazione ha verso i cittadini?
Noi aspettiamo ancora di conoscere i dati sulla redditività sull’oneroso contatto di marketing con Ryanair.
Circa le ormai scontate minacce di adire imprecisate «azioni a tutela» (a tutela di chi?) la Saga tenta la carta dell’intimidazione, evidentemente non avendo altri argomenti alla vigilia -a questo punto- di una settimana ancora più difficile...
E se il problema sono i documenti riservati allora saremo ben lieti di poterli produrre in tribunale per difenderci per l’ennesima volta contro chi avrebbe dovuto fare gli interessi degli abruzzesi.